Un caso disciplinare scuote i PG Nationals Season 2021. L’episodio che sta facendo discutere la community esportiva italiana – e non solo quella – si è verificato la settimana scorsa, alla vigilia della terza giornata del più importante evento di League of Legends organizzato nel nostro Paese. A darne notizia è il sito ucatchers.com, il quale riporta la sanzione comminata dagli organizzatori al team GG&Esports e a uno dei suoi giocatori, David “Sky” Koppmann. Come si legge anche nel comunicato ufficiale pubblicato su Twitter da PG Esports, “i GG&Esports riceveranno un warning ufficiale ed una multa di 2000 euro e Sky sarà sospeso per 2 giornate di campionato“. Cerchiamo di capire il perché di questa decisione.
La premessa è che non si tratta di un percorso del tutto lineare. All’origine c’è il punto 2.4.3 del regolamento ufficiale della competizione, quello che sarebbe stato infranto e che nella versione pubblicata su Twitter recita testualmente: “I team che hanno guadagnato la qualificazione al PG Nationals tramite Promotion Tournament, devono inserire all’interno del Roster del PG Nationals almeno 3/5 dei Titolari Attivi che hanno disputato l’ultima partita del Promotion Tournament che ha permesso la qualificazione al campionato. I suddetti giocatori devono rimanere all’interno del Roster per l’intero split del PG Nationals“.
La formulazione sembrerebbe chiara. In sostanza, almeno tre giocatori attivi (cioè non riserve) che hanno partecipato al torneo di qualificazione devono essere reimpiegati nel Nationals: questo per evitare che i team usino alcuni players nella prima fase e poi cambino il roster per la fase finale, sfruttando l’opzione di un esports-mercato con poche regole e di fatto sempre aperto. E in questo senso l’infrazione risulta evidente.
Secondo quanto riportato da PG Esports nella comunicazione ufficiale, infatti, GG&Esports si è accordata con David Koppmann per “svincolarlo” al termine della prima settimana dei PG Nationals. “Sky”, dopo aver ricevuto dalla squadra italiana il compenso pattuito, avrebbe subito stretto un accordo con un team della LPLOL, le lega nazionale portoghese, anch’essa parte del circuito ERL (European Regional Leagues) di Riot Games. Questo il testo:
“Grazie ad una indagine condotta dagli Ufficiali di Torneo nelle ultime due settimane, le prove raccolte hanno dimostrato che i GG&Esports non sono riusciti a soddisfare la regola per i requisiti del roster della competizione e a seguire il flusso di comunicazione richiesto. Questo ha portato ad un tentativo di aggirare la regola 2.4.3 del regolamento ufficiale riguardo il minimo numero di giocatori da mantenere nel roster dopo una qualificazione tramite il promotion tournament. La squadra ed il giocatore David “Sky” Koppmann si sono accordati per lavorare insieme al fine di raggiungere il minimo numero di giocatori da registrare per lo split (3 su 5), con la promessa di rilasciare Sky dopo la prima settimana di gioco. Sky ha deciso di firmare per la squadra, aiutandoli nel processo a fronte di un pagamento anticipato, ma sapendo di non essere parte del progetto (cioè della fase finale dei PG Nationals, ndr) e avendo già deciso di giocare in un’altra squadra del circuito ERL“.
E in effetti “Sky” avrebbe trovato la strada chiusa nei Nationals dall’inamovibile toplaner titolare “Wondro“, motivo per cui gli sarebbe rimasta la panchina. Per compensare la rinuncia al comunque forte Koppmann, i GG&Esports, in qualità di proprietari del “cartellino”, avrebbero chiesto all’organizzazione lusitana una compensazione monetaria per il trasferimento del giocatore. Ed è stato proprio questo a far scattare l’indagine. Il team portoghese, ignaro del blocco imposto dal regolamento su Sky, ha chiesto lumi all’organizzazione, sollevando il giro di favori e di denaro tra GG&Esports e “Sky”.
Il tutto si traduce in un evidente caso di collusione, così definito dal regolamento dei PG Nationals: “Collusione, definita come cooperazione o cospirazione al fine di barare o ingannare gli altri. La cooperazione o cospirazione può avvenire tra giocatori, team e/o organizzazioni, e viene messa in atto a solo beneficio delle parti coinvolte nella cooperazione o cospirazione“.
Ma se è tutto così chiaro, perché tanto rumore per nulla?
Perché all’improvviso è saltata fuori una versione precedente della regola 2.4.3 che crea alcune forti ambiguità interpretative. La versione è stata postata da ucatchers.com, e così noi la riportiamo: “In caso di vittoria del Promotion Tournament, i team devono inserire almeno tre giocatori presenti nel roster qualificato (che ha giocato la partita di qualificazione) tra i Titolari Attivi per tutta la durata dei PG Nationals“.
In questa versione il problema deriva dal posizionamento delle parola “Attivi”: qui sembra riferito ai giocatori che prendono parte ai Nationals e non a quelli che hanno giocato la qualificazione. Se così fosse, tra i 3/5 obbligatori per la fase finale potrebbero rientrare anche player che nel Promotion erano in panchina, liberando in questo modo “Sky” dal vincolo.
Qualche dubbio rimane ma su questo aspetto preferiamo non sbilanciarci, non potendo verificare l’esistenza della prima versione della regola. Anche perché alla fine i GG&Esports hanno ammesso di aver sbagliato, adducendo come giustificazione la loro “poca esperienza” e assicurando che “per evitare ogni dubbio e rinnovare la nostra trasparenza, confermiamo che il giocatore sopra citato, come d’altronde tutti gli altri membri del team, verrà pagato per tutta la durata della competizione come indicato nei rispettivi contratti“.
Vi terremo informati qualora ci dovessero essere ulteriori sviluppi sulla vicenda.