Nel giorno del suo compleanno, riviviamo le splendide performance della ginnasta rumena, la prima a meritare la massima valutazione dei giudici di gara
Nadia Elena Comăneci è nata a Onești il 12 novembre 1961 ed è stata una delle ginnaste più forti e vincenti di tutti i tempi. Iniziò a fare ginnastica a 3 anni presso la società sportiva “Flacăra” (“Fiamma”), allenata da Duncan e Munteanu. All’età di 6 anni fu notata da Béla Károlyi nel cortile della scuola mentre giocava con un’amica. Károlyi, in visita nell’istituto alla ricerca di nuovi talenti, chiese alle due bambine di entrare a far parte della nuova società sportiva condotta insieme alla moglie Marta. Nel 1969 partecipò per la prima volta ai campionati rumeni, piazzandosi al 13º posto. L’anno seguente partecipò ai campionati nazionali a squadre, vincendoli e diventando la più giovane ginnasta rumena ad aggiudicarsi il titolo. Nel 1971 disputò la prima gara internazionale a Lubiana, un incontro juniores tra la nazionale rumena e quella jugoslava, vincendo il primo titolo all-around (concorso generale individuale) e contribuendo alla vittoria nel concorso generale a squadre. In quel periodo partecipò a diverse competizioni juniores rumene e ad incontri con altre nazionali come Polonia, Italia e Ungheria. A 12 anni, nel 1973, partecipò al Junior Friendship Tournament (Druzhba), un importante meeting fra giovani ginnaste, in cui vinse l’oro nel concorso generale individuale, nel volteggio e nelle parallele asimmetriche. I primi importanti successi internazionali arrivarono nel 1975 ai campionati europei di Skien (Norvegia), dove si aggiudicò il titolo all-around e in tutti gli attrezzi, tranne nel corpo libero dove si piazzò al secondo posto. Nel 1975 continuò a mietere vittorie, vincendo il concorso generale individuale nella competizione “Champions All” e altri 4 titoli ai campionati nazionali rumeni (volteggio, parallele asimmetriche, trave e concorso generale individuale). Al test pre-olimpico di Montréal vinse due ori (all-around e trave) e tre argenti (volteggio, corpo libero e parallele), lottando contro Nelli Kim, che sarà una delle sue maggiori rivali nei successivi 5 anni di competizioni. Nel marzo del 1976 partecipò all’edizione inaugurale della American Cup al Madison Square Garden di New York. Sia nelle fasi preliminari che nel round finale al volteggio, ricevette il punteggio senza precedenti di 10.00, che significa un’esecuzione perfetta senza deduzioni. Durante la competizione si aggiudicò anche il titolo all-around. Sempre nel 1976, la Comaneci ricevette altri due 10 alla prestigiosa competizione giapponese “Chunichi Cup” nel volteggio e alle parallele asimmetriche. I giornalisti iniziarono a notare la giovane ginnasta: la United Press International la nominò “Atleta femminile dell’anno” nel 1975 e nel 1976. A soli 14 anni divenne la stella delle Olimpiadi di Montréal 1976. Il 19 luglio diventò la prima ginnasta ai Giochi olimpici a ricevere il massimo punteggio ottenibile alle parallele asimmetriche. La votazione, dopo una prestazione stupefacente, fu ritardata poiché i computer erano programmati per registrare votazioni fino al 9,99 mentre il “10” non era assolutamente previsto, data la difficoltà molto elevata nel riceverlo. Al posto del 10 fu inserito nel computer il voto 1,00 che in realtà fu moltiplicato per dieci volte. Nel corso dell’evento olimpico ottenne il punteggio perfetto altre 6 volte, vincendo tre medaglie d’oro (concorso generale individuale, trave e parallele asimmetriche), una d’argento (concorso generale a squadre) e una di bronzo (corpo libero). La Comăneci fu la prima atleta rumena a vincere il concorso generale individuale alle Olimpiadi e ottenne l’ulteriore record di più giovane atleta di sempre a vincere un titolo olimpico. Con la revisione dei regolamenti, l’età minima per la partecipazione alle competizioni di ginnastica fu alzata a 16 anni: la Comăneci aveva 14 anni, 8 mesi e sei giorni il primo giorno di gare a Montréal e questo rende di fatto improbabile per il futuro battere il record di precocità per il titolo olimpico nella ginnastica. Tornata in Romania dopo i successi olimpici canadesi, divenne una celebrità. Ceaușescu la invitò spesso a palazzo e venne insignita delle più grandi onorificenze rumene, tra le quali quella di eroe del lavoro socialista rumeno. Fu usata come il maggior vanto propagandistico di regime e il prestigio della Romania ebbe per lei un prezzo altissimo: fu costretta a diventare a 15 anni l’amante del terzogenito del dittatore, l’alcolizzato Nicu Ceaușescu, un capitolo della sua vita che oggi Nadia non vuole più riaprire. La Comăneci, si ritirò nel 1984 e dopo essere stata promotrice di abbigliamento sportivo, è stata la prima atleta donna a tenere un discorso alle Nazioni Unite. È vicepresidente del consiglio di amministrazione dell’International Special Olympics, presidente onoraria della federazione rumena di ginnastica e del comitato olimpico rumeno, ambasciatrice dello sport della Romania, vice presidente del consiglio di amministrazione di un’associazione per la lotta alla distrofia muscolare. È stata altresì impegnata nell’apertura della Clinica per bambini Nadia Comaneci a Bucarest. Vive tra USA e Romania.