L’attuale assistente della nazionale olandese compie 44 anni, gran parte dei quali trascorsi in campo. Ha lasciato il segno al Manchester United e al Real Madrid
Rutgerus Johannes Martinus van Nistelrooij, detto Ruud, nato il 1º luglio 1976 oggi è un apprezzato allenatore di calcio tecnico dell’Under-19 del PSV e assistente della nazionale olandese. Da giocatore è stato invece uno dei più forti attaccanti della propria generazione. E’ il primatista di reti (38) con la maglia del Manchester United nelle competizioni calcistiche europee. Grazie ai suoi 60 gol segnati in Champions League rientra tra i primi dieci marcatori nelle competizioni UEFA per club. Nel marzo del 2004 è stato inserito da Pelé nel FIFA 100, una speciale lista dei 125 migliori calciatori viventi. Centravanti dal vasto repertorio tecnico e notevolmente efficace sotto porta, sia di testa che con entrambi i piedi, van Nistelrooij coniugava ottime doti fisiche, movenze raffinate e rare doti tecniche. Veloce e abile nel gioco aereo, è reputato uno dei migliori calciatori della sua generazione. I primi passi da professionista li mosse con la squadra di seconda divisione olandese del Den Bosch, dove restò fino al 1997, con 69 partite e 17 gol. In seguito passò al Heerenveen. Qui trascorse una buona stagione e cominciò a farsi notare (31 incontri e 13 gol). Nel 1998 fu acquistato per 6 milioni di euro dal PSV Eindhoven, una delle migliori squadre olandesi. Anche qui riuscì a segnare molte reti e a rendersi decisivo in numerose occasioni, divenendo ben presto il pezzo pregiato del club di Eindhoven, che grazie ai suoi 75 gol in 3 anni vinse 2 campionati e 2 Supercoppe dei Paesi Bassi. Nel 2000 il PSV cedette il calciatore al Manchester United per 28 milioni di euro. Con i Red Devils Ruud Van Nistelrooij vinse la Premier League e la Supercoppa nel 2003, la Coppa d’Inghilterra nel 2003-2004 e la Coppa di Lega nel 2005-2006. Nel 2002-2003 fu, con 25 reti, anche capocannoniere di Premier League, come negli anni della Eredivisie, di cui era stato il miglior marcatore in due stagioni. Con i Red Devils arrivò per van Nistelrooij la consacrazione a talento di fama mondiale e un posto tra i più forti attaccanti del mondo. È stato il più veloce calciatore del Manchester a raggiungere quota 100 gol, dato che c’è riuscito solo in 2 stagioni e mezzo, con una media di circa un gol a partita. È stato anche per due anni di fila capocannoniere della UEFA Champions League (nel 2001-2002 con 10 gol e nel 2002-2003 con 12 gol). La sua annata migliore fu il 2002-2003 (segnò 44 gol stagionali).
Il 30 maggio 2005 espresse la volontà di lasciare la società per incomprensioni con l’allenatore Alex Ferguson. Ciononostante rimase un’altra stagione a Manchester, arrivando secondo nella classifica dei cannonieri, preceduto da Thierry Henry. Il 27 luglio 2006 il centravanti olandese si trasferisce al Real Madrid per 15 milioni di euro. Va a segno con la nuova squadra già alla seconda giornata della Primera División spagnola, realizzando una tripletta. Alla fine della sua prima stagione in Spagna segna 25 reti, sfiorando la vittoria della Scarpa d’oro (conquistata da Francesco Totti, autore di una sola rete in più). Alla sua prima stagione nella capitale spagnola van Nistelrooij ha vinto, dunque, Liga e titolo di Pichichi. Ha inoltre eguagliato il primato di Hugo Sánchez, segnando in sette partite consecutive con il Real Madrid. Il 9 gennaio 2008 firma il rinnovo del contratto, in scadenza il 30 giugno dello stesso anno, fino al 2010, con l’opzione di prolungamento annuale. Infortunatosi a marzo 2008, torna in campo, dopo l’operazione alla caviglia, il 7 maggio 2008, nella partita contro il Barcellona, contro cui va a segno su calcio di rigore. Alla fine della stagione 2007-2008 i suoi gol sono 20 in 32 presenze. Dopo aver segnato 7 gol in 10 presenze nella stagione 2008-2009, nel novembre 2008 si è infortunato al ginocchio destro e deve rimanere inattivo per 6-8 mesi. Il 23 gennaio 2010 firma un contratto con l’Amburgo, squadra della Bundesliga tedesca. Nella prima partita disputata Ruud realizza una doppietta contro lo Stoccarda. Il 2 giugno 2011 ritorna in Spagna firmando per il Malaga. Viene nominato miglior attaccante del decennio 2001-2011 dal IFFHS con 86 gol. Il 14 maggio 2012 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato. Dopo il mondiale 2014 insieme a Danny Blind entra nello staff di Guus Hiddink che è stato nominato nuovo commissario tecnico della nazionale olandese. Il 29 giugno 2015 nonostante le dimissioni di Guus Hiddink e la nomina seguente di Danny Blind come nuovo commissario tecnico, rimane assistente e viene affiancato da Marco van Basten nel ruolo di vice. Il 3 febbraio 2016 lascia il ruolo di assistente degli Oranje e accetta l’offerta di allenare i giovani (dai diciassette ai diciannove anni) del PSV Eindhoven. Due anni dopo viene promosso alla guida dell’Under 19 mentre dal 17 dicembre 2019 torna in Nazionale, assistente di Ronald Koeman.