Festeggia 44 anni l’abruzzese che da giocatore ha vinto tutto, che ha difeso la categoria come esponente di spicco dell’Aiac e che oggi è apprezzato allenatore
Massimo Oddo è nato il 14 giugno 1976. Oggi è un apprezzato allenatore di calcio ma è stato anche un applaudito giocatore professionista, ruolo difensore e Campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006. Nato a Pescara da famiglia siciliana, è figlio di Francesco Oddo, ex calciatore e successivamente allenatore, e nipote di Giovanni Oddo, campione italiano universitario di salto triplo (Littore d’Italia) nel 1934 e nel 1937. Nel 2010, in qualità di portavoce dell’Associazione Italiana Calciatori, ha condotto le trattative tra i calciatori e la Lega Serie A sul rinnovo del contratto collettivo. L’anno seguente si laurea all’Università degli Studi di Teramo in scienze giuridiche, economiche e manageriali. Il suo ruolo naturale era quello di terzino destro, ma all’occorrenza poteva essere impiegato anche come difensore centrale. Abile rigorista (24 segnati su 27 calciati, alla media realizzativa di 88,9%), era dotato di un tiro potente e preciso anche nei calci da fermo. Nel 1995, dopo due anni nella Primavera rossonera, il Milan lo ha ceduto in prestito al Fiorenzuola, in Serie C1, dove Oddo ha esordito tra i professionisti. Negli anni successivi ha giocato, sempre in prestito e sempre nella stessa serie, nel Monza, nel Prato e infine nel Lecco, dove l’allenatore Adriano Cadregari lo ha schierato come difensore centrale e con cui ha segnato la prima rete in carriera. Nel 1998 è tornato nuovamente in prestito al Monza, con cui ha esordito in Serie B, collezionando 30 presenze e segnando 4 gol, tutti su punizione. L’anno successivo è stato acquistato in comproprietà dal Napoli, con cui Oddo ha disputato il campionato di Serie B 1999-2000 (36 presenze e un gol) ottenendo la promozione in Serie A. Nell’estate 2000 Oddo si è trasferito a titolo definitivo al Verona, con cui ha esordito in Serie A il successivo 30 settembre contro il Bari. Nella prima stagione in Serie A Oddo ha totalizzato 32 presenze e segnato 4 gol, tutti su rigore. Nel 2002, dopo la retrocessione in Serie B del Verona, Oddo è stato acquistato dalla Lazio. Nella capitale è rimasto per 4 anni e mezzo disputando 172 partite nelle quali ha realizzato 17 gol ed esordendo nelle competizioni UEFA per club: il 19 febbraio 2002 in Coppa UEFA contro lo Skoda Xanthi e il 13 agosto 2003 in Champions League contro il Benfica. Con la Lazio Oddo ha vinto una Coppa Italia nel 2003-2004 e nel 2006, dopo la cessione di Fabio Liverani, è diventato capitano della squadra biancoceleste. Nel gennaio 2007 è stato acquistato dal Milan in cambio di 7 milioni e 750 000 euro e della cessione a titolo definitivo alla Lazio del cartellino di Pasquale Foggia, che vestiva già la maglia biancoceleste. Al termine della stagione vince la UEFA Champions League ad Atene battendo in finale il Liverpool. Nell’agosto 2008 è passato in prestito con diritto di riscatto alla squadra tedesca del Bayern Monaco, dove già militava il suo compagno di nazionale, Luca Toni. Nel maggio 2009, dopo una stagione nella quale il difensore italiano ha collezionato 26 presenze, il Bayern Monaco ha deciso di non riscattare il cartellino del giocatore, che è quindi rientrato al Milan alla scadenza del prestito. Il 26 gennaio 2011, in occasione dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Sampdoria, ha indossato per la prima volta la fascia di capitano del Milan. Il 7 maggio 2011 ha vinto lo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma. Il 31 agosto 2011 è passato in prestito al Lecce. Il 23 ottobre 2011 ha segnato il suo primo gol con la maglia dei salentini, realizzando un calcio di rigore contro il Milan. In totale con il Lecce ha disputato 27 partite e segnato un gol. Il 6 giugno 2012 ha annunciato il ritiro dal calcio giocato. Oddo ha esordito in nazionale maggiore il 21 agosto 2002, a 26 anni, nella partita amichevole Italia-Slovenia (0-1), subentrando all’inizio del secondo tempo a Matteo Brighi. È stato convocato prima da Giovanni Trapattoni, per l’Europeo 2004 e dopo anche da Marcello Lippi per il Mondiale 2006. Nella competizione vinta dagli Azzurri ha collezionato una presenza contro l’Ucraina nei quarti di finale. Ha segnato su calcio di rigore all’Olimpico di Roma il suo primo e unico gol in nazionale, nel 2-0 contro l’Ucraina, il 7 ottobre 2006. Dopo un’esperienza agli Allievi del Genoa e con la Primavera del Pescara, ha esordito come capo allenatore sempre con gli abruzzesi nel 2015. Nel 2017 è passato all’Udinese e, a fine stagione al Crotone. In questo campionato ha diretto il Perugia.