Al Parco dei Principi, l’undici di Madrid affronta lo Stade Reims nella prima storica finale della Coppa dei Campioni affermandosi per 4-3 in rimonta
La UEFA Champions League o Coppa dei Campioni d’Europa, meglio nota come Champions League o semplicemente Champions, è il più prestigioso torneo calcistico internazionale d’Europa per squadre di club maschili. La denominazione di Champions League («Lega dei Campioni») sostituì nel 1992 quella storica di Coppa dei Campioni d’Europa propriamente detta e istituita nel 1955, cui fino al 1997 parteciparono le squadre vincitrici dei rispettivi campionati nazionali di massima divisione. Inizialmente tale coppa prevedeva esclusivamente doppi turni a eliminazione diretta e la sola partecipazione delle squadre vincitrici della massima divisione del proprio Paese. Dagli anni Novanta i requisiti per la partecipazione al torneo furono rivisitati ed estesi inizialmente ad alcune squadre classificatesi seconde nel proprio campionato nazionale e successivamente anche alle terze e quarte classificate delle prime nazioni della classifica UEFA (attualmente terze e quarte delle prime quattro nazioni, terze delle prime sei nazioni). Inoltre dal 1991 sono state introdotte una o più fasi a gironi nella parte iniziale. Il 13 giugno 1956 si gioca la prima finale della Coppa dei Campioni a Parigi: il Real Madrid affronta i francesi dello Stade de Reims, vincendo per 4-3 in rimonta. Si apre un nuovo capitolo della storia del calcio, che vede ancora i blancos al vertice del calcio internazionale, con la tredicesima vittoria conquistata nella finale contro il Liverpool nella stagione 2017-2018. Nella cornice del Parco dei Principi di Parigi, davanti a più di 38.000 spettatori, il Real Madrid del leggendario Alfredo di Stéfano affronta lo Stade de Reims di Raymond Kopa, fuoriclasse del calcio francese dell’epoca, per aggiudicarsi il prestigioso titolo di campione. È un calcio ancora molto lontano da quello dei giorni nostri, ma è un giorno epocale, un giorno in cui si fa la storia. La prima Coppa dei Campioni, sorta sulle ceneri della defunta Coppa dell’Europa Centrale, raccoglie 16 delle migliori squadre del continente, una per Paese, con formula a eliminazione diretta, un formato del passato romantico, quando veramente l’intera Europa, con club grandi e piccoli, poteva affacciarsi sul grande palcoscenico internazionale. La defezione illustre è quella dell’Inghilterra, che rimanda il suo ingresso alla stagione successiva a causa di polemica con la UEFA sulle modalità organizzative del torneo: ne fa le spese il Chelsea (campione in carica della First Division), sostituito dai polacchi del Gwardia Varsavia. L’Italia vi partecipa portando il Milan di Gunnard Nordahl (4 reti segnate in quella edizione), che si fa strada fino alle semifinali superando agevolmente gli austriaci del Rapid Vienna (8-3 il punteggio aggregato) e, con molta più sofferenza, la formazione del Saarbrücken (squadra del Saarland, uno dei Länder federati poi assorbito dalla Germania Ovest l’anno successivo), grazie alla vittoria casalinga per 4-1 che ribalta il ko per 4-3 subito all’andata. Mattatore del Milan è proprio il Real Madrid (4-2 in casa e ko 2-1 a San Siro), giunto alla sfida con i rossoneri dopo aver regolato nel sonno gli svizzeri del Servette (7-0) e aver tremato con gli slavi del Partizan Belgrado, capaci di sfiorare l’impresa con una vittoria per 3-0 al ritorno dopo la sconfitta per 4-0 subita al Bernabeu. Più morbido, invece, il cammino dello Stade de Reims: dopo aver superato i danesi dell’Aarhus, i francesi eliminano gli ungheresi dl Vörös Lobogó e gli scozzesi dell’Hibernian. Come detto, la tavola è apparecchiata per l’appuntamento di Parigi che nomina la prima campionessa d’Europa: oltre ad Alfredo Di Stéfano, nel Real Madrid militano, tra gli altri, Miguel Muñoz (che diventerà poi il primo nella storia a vincere la Coppa dei Campioni da giocatore e da allenatore dello stesso club) e Francisco Gento, ancora oggi record-man di Coppe dei Campioni vinte, a quota 6. Nonostante il pallido decimo posto con cui chiude il campionato nazionale, lo Stade de Reims allunga subito le mani sulla partita grazie alle reti di Michel Leblond (6′) e Jean Templin (10′), ma il Real Madrid risistema gli equilibri prima dell’intervallo con Di Stéfano (14′) ed Héctor Rial (30′), mezzala argentina naturalizzata spagnola. I francesi rimettono la testa avanti a inizio ripresa (62′) con Michel Hidalgo, poi ct della nazionale francese con cui vincerà gli Europei del 1984, ma ancora una volta arriva la rimonta dei blancos, lanciata da Marquitos (67′) e conclusa da Rial (79′), vero man of the match. Il Real Madrid solleva la Coppa dei Campioni aprendo un nuovo capitolo della grande storia del calcio: i blancos vinceranno le prime cinque edizioni del torneo, arrivando poi, come detto, al giorno d’oggi a quota 13, record assoluto.