Da quando è in Bundesliga, il centravanti del Bayern Monaco non segna mai meno di 30 reti a campionato. Ma la letalità in area di rigore è solo una delle sue caratteristiche.
Semplicemente devastante. Difficile trovare aggettivo migliore che possa cucirsi addosso a Robert Lewandoswki, da anni re indiscusso della classifica marcatori in Bundesliga. Un semplice dato? Da quando è approdato nel massimo campionato tedesco, stagione 2010/2011 con la maglia del Borussia Dortmund, non c’è stata edizione in cui il bomber polacco non abbia chiuso sotto le 30 marcature.
Lo stop forzato della Bundesliga causa emergenza Coronavirus lo ha colto mentre il suo personale score segnava già 25 reti. Sulla buonissima strada, dunque, per confermare anche quest’anno la sua straordinaria media realizzativa. Bomber implacabile, RL9 fa dell’area di rigore il suo habitat naturale: del bottino sin qui messo a referto in questa campagna domestica, soltanto una marcatura è arrivata al di fuori dal rettangolo d’area. Messaggio forte e chiaro per le difese avversarie: non concedetegli nemmeno mezzo centimetro perché Lewandowski è pronto a punire.
Senza fare troppi sconti, come si resero conto sulla loro pelle i distratti difensori del Wolfsburg, che il 22 settembre del 2015 vennero infilati per 5 volte nel giro di 9 minuti. Facile immaginare che per qualche nottate la punta del Bayern abbia fatto capolino negli incubi peggiori dei giocatori biancoverdi. A loro seppur magra consolazione, resta il fatto che non sono gli unici della Lega (e non solo) a doversi confrontare con le scorribande offensive del ragazzo venuto da Varsavia. Per maggiori informazioni, rivolgersi alla retroguardia della Stella Rossa che nell’ultima sfida di Champions dello scorso novembre hanno subito pressoché il medesimo trattamento, incassando quattro reti nel giro di 14 minuti.
Numeri impressionanti che però non sembrano saziare la fame di gol del poalcco, malgrado sia attualmente il miglior marcatore straniero in Bundesliga (313 le reti sin qui segnate) e il quarto in assoluto nella classifica all time del campionato tedesco. Malgrado tutto, sarebbe tuttavia riduttivo parlare del 9 del Bayern come di un “semplice” predatore d’area: duttilità, grande intelligenza di gioco, capacità di rendersi utile in ogni zona del campo sia in fase offensiva aprendo spazi ai compagni sia in fase difensiva, tenendo palla e guadagnando preziosi calci di punizione per far rifiatare la squadra. Un vero e proprio giocatore universale, che fa la felicità di chi lo allena e crea non pochi grattacapi a chi deve provare a contrastarlo.