Riunite in conference call con l’UCI le federazioni hanno condiviso un documento avente come tema anche il post emergenza
Doveva essere la stagione delle grandi classiche, dei primi giri a tappe ma così non è. Fermata in toto dall’emergenza sanitaria per il contagio da corona virus, l’Union Cycliste Internationale ha radunato in conference call tutte le federazioni affiliate per fare il punto della situazione e per tracciare le prime linee guida sulla ripartenza dell’attività dopo che l’emergenza sarà solo un brutto ricordo. Al termine dell’incontro virtuale è stato prodotto un documento, condiviso da tutti i partecipanti che così recita: «Solo 48 ore dopo l’annuncio di misure forti affrontate con lo sviluppo del corona virus e dopo un incontro organizzato ieri con i rappresentanti delle componenti che operano nel ciclismo su strada – AIOCC (organizzatori), AIGCP (squadre) e CPA (ciclisti) – l’UCI può confermare le decisioni concordate all’unanimità dai partecipanti, allo scopo di anticipare la ripresa della stagione ciclistica 2020 nel contesto del coronavirus. In primo luogo, l’UCI indica che, di fronte alla diffusione accelerata del virus e in consultazione con tutte le parti interessate, nessun evento del calendario internazionale strada dell’UCI si terrà fino a nuovo avviso, ma almeno fino alla fine di aprile. In vista della ripresa della stagione ciclistica, verrà data priorità agli eventi in calendario alla data della ripresa. Per quanto riguarda il calendario degli uomini, a seconda dello spazio disponibile e tenendo conto della possibilità di sovrapposizioni, ai tre Grandi Giri e alle Classiche Monumento. Con questa decisione, il ciclismo si augura di garantire la massima visibilità agli eventi che si troveranno in competizione con altri importanti eventi internazionali, garantendo al contempo la migliore esposizione possibile per le gare più viste. Inoltre, l’UCI desidera chiarire che la stagione su strada per uomini e donne potrebbe essere prorogata fino al 1 ° novembre 2020. Il principio di flessibilità potrebbe essere previsto anche per quanto riguarda il numero di ciclisti iscritti dai team durante gli eventi. Queste decisioni saranno sottoposte all’approvazione del Comitato Direttivo dell’UCI e del Consiglio del Ciclismo Professionistico (PCC). Infine l’UCI ha proposto che tutte le componenti del mondo del ciclismo si incontrino regolarmente per anticipare meglio la ripresa al momento opportuno. Per le discipline diverse dalla strada, l’UCI farà un annuncio dettagliato in un secondo momento. L’Uci vuol ringraziare le parti in causa per il loro spirito di cooperazione che ha permesso di trovare un rapido accordo sui principi fondamentali che si applicheranno per la riformulazione dei calendari. Forte della sua funzione di governo mondiale, l’Uci rinnova il proprio appello alla solidarietà dell’intera comunità ciclistica: atleti, squadre, organizzatori, sponsor, giornalisti, volontari e tifosi. Di fronte alla crisi sanitaria attuale, l’Uci e tutte le parti in causa si riuniranno regolarmente, nel rispetto delle misure prese dalle autorità competenti e in linea con le raccomandazioni dell’OMS, per prendere le decisioni necessarie nell’interesse del ciclismo».