Accorato appello della Consulta Italiana Equitazione che sottolinea gli aspetti positivi della disciplina ma avverte: «In Italia il 50% dei Circoli sta rischiando la chiusura»
«L’Equitazione deve essere una delle prime discipline a ripartire». Lo dice a gran voce Chiara Minelli, la portavoce della Consulta Italiana Equitazione, l’associazione che riunisce organismi ippici ed equestri italiani. In una lettera inviata al Ministro per le Politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora, e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CIE ha voluto specificare come: «l’Equitazione è uno sport che può rientrare nel novero dei primi a ripartire, fornendo tra l’altro il mancato impegno fisico all’aria aperta alla popolazione reduce da una dura quarantena ed il dovuto supporto alle attività e terapie rivolte a persone fragili o diversamente abili, bruscamente interrotte a causa del Covid-19». A sostegno della tesi, la Consulta ha sottolineato che: «L’Equitazione è uno sport individuale, si svolge all’aria aperta, in spazi ampi; gli ambienti chiusi possono essere interdetti all’uso e muniti di detergenti idonei e debitamente igienizzati. Gli allenamenti possono svolgersi facilmente in assenza di pubblico o accompagnatori e le entrate degli utenti possono essere contingentate e concesso l’accesso solo ad atleti protetti da guanti e mascherine».
Se da una parte la CIE ha chiarito gli aspetti positivi, dall’altra però lancia un preoccupato grido d’allarme, delineando: «le condizioni di disagio dei centri ippici con cavalli fermi dal lavoro, ma bisognosi di cure e ridotti in alcuni casi all’emergenza alimentare. Consentire con priorità le attività equestri all’aperto permetterebbe inoltre di attenuare quella che abbiamo già da tempo definito un’emergenza nell’emergenza e cioè il protrarsi delle spese, ormai non più sostenibili, per l’alimentazione dei cavalli inattivi. Tale circostanza, con il protrarsi dell’inibizione alle attività equestri, comporterà la chiusura definitiva di una altissima percentuale di centri ippici, ad oggi stimata intorno al 50%». Un appello accorato, quello della Consulta Italiana Equitazione, massima espressione di una disciplina che ha dato tanto allo sport italiano. Nella classifica “all time” riferita alle medaglie vinte dall’Italia ai Giochi Olimpici, l’Equitazione occupa l’ottavo posto, forte di 7 medaglie d’oro, 9 medaglie d’argento e 7 medaglie di bronzo.