Altra impresa di Jannik Sinner nel Masters 1000 di Miami. Nella tarda serata di mercoledì, il 19enne di Sesto Pusteria ha sconfitto nei quarti di finale del torneo in Florida il kazako Alexander Bublik (ATP 44) in due set con il punteggio di 7-6(5), 6-4, conquistando la prima semifinale di un Masters 1000 in carriera.
Jannik Sinner non smette davvero più di stupire. Non ci sono più aggettivi per commentare le gesta del classe 2001 italiano, autore di un cammino sensazionale in quel di Miami, nel primo Masters 1000 dell’anno, che, nonostante l’assenza di campioni come Djokovic, Thiem e Nadal, presenta comunque un parterre di primo livello. Ancora una volta una prova di grande maturità del talento altoatesino che si è dimostrato cinico nei momenti decisivi della partita contro Bublik, vincendo in due set. Sinner approda così per la prima volta in una semifinale nella categoria di tornei più prestigiosa dopo gli Slam. Al penultimo atto del torneo americano attende venerdì il vincitore tra la testa di serie numero 1 e 7 del torneo, Daniil Medvedev, e Roberto Bautista Agut.
Eppure la partita contro Bublik, 23enne kazako e una delle rivelazioni dei primi mesi del 2021, non è stata delle più agevoli ma Sinner è stato perfetto nei momenti decisivi. Bublik ha piazzato subito il break del 2-1, portandosi poi sul 3-1 nel corso del primo set. Nel decimo game Sinner è riuscito a strappare il turno di servizio al kazako, pareggiando sul 5-5. Poco dopo l’azzurro ha avuto addirittura un set point per il 7-5, ma Bublik è stato bravo ad annullarlo, salvandosi nel tiebreak. Tiebreak nel quale il kazako è scappato immediatamente sul 4-1. Da quel momento Sinner è salito in cattedra, mostrando una volta di più la straordinaria capacità di cogliere i momenti decisivi del match e conseguentemente di alzare il livello: due minibreak per il 6-5 e poi chiusura del parziale. Per Sinner era il 10° tiebreak vinto quest’anno, su 12 disputati. Nel secondo set, Bublik sale sul 2-0 ma Sinner replica con un break portandosi sul 2-3, poi annulla 5 palle del controbreak e resta in scia fino al nono game quando Jannik strappa il servizio e vince 6-4 in un’ora e 40′ complessivi. I numeri non servono nemmeno più per raccontare le gesta di un fenomeno, attualmente numero 25 al mondo e addirittura 7 nella Race, ossia nel resoconto del 2021.