La notizia era di fatto nell’aria ma ora è arrivata anche l’ufficialità: l’ATP ha deciso di prolungare la sospensione del tennis per tutto luglio
Attraverso una nota ufficiale, l’ATP ha reso noto di aver preso una decisione molto importante: lo stop, per il Coronavirus, fissato fino al 14 luglio, è stato prorogato fino al termine di luglio. Una decisione presa di comune accordo con i membri del Tour che porta all’annullamento – non cancellazione, perché il calendario sarà ancora da validare prima di un’eventuale ripartenza – dei toroeni di Amburgo, Bastad, Newport, Los Cabos, Gstaad, Umago, Atlanta e Kitzbhuel, oltre a tutti gli altri eventi come Challenger e ITF maschili.
“A causa delle continue incertezze in merito alla pandemia Coronavirus, siamo tristi nel dover comunicare la decisione di prolungare la sospensione del Tour. Proprio come tutti gli appassionati di tennis, i giocatori e gli organizzatori dei tornei ma anche noi condividiamo la delusione che fa sì che il Tour sia influenzato e danneggiato”, ha ammesso il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi, ex grande tennista italiano ora al comando del board del tennis maschile. “Continuiamo però a valutare tutte le opzioni a nostra disposizione con l’obiettivo di riprendere il Tour non appena sarà sicuro farlo, compresa la possibilità di riprogrammare eventi nel corso della stagione. La salute e il benessere della community e del mondo del tennis prendono il sopravvento, senza dimenticare il pubblico: queste restano le priorità prima di ogni decisione che assumiamo”, ha dichiarato Gaudenzi. Al momento il tennis, dunque, è fermo fino all’1 agosto ma si tratta, ovviamente, di una situazione in divenire: l’ATP ha comunque comunicato di dare nuove disposizioni a metà giugno ma non è da escludere che si possano avere aggiornamenti già prima. Intanto i tennisti, anche i più famosi e influenti come Nadal, si sono espressi circa la ripartenza, molti dei quali, tra cui proprio il campione spagnolo, sono apparsi abbastanza pessimisti circa il rientro prima della fine dell’anno. Vedremo quali saranno le ripercussioni sulla stagione tennistica maschile e se la WTA deciderà di replicare la disposizione assunta dalla federazione maschile.