Juventus-Milan è da sempre una sfida che trasmette grandi emozioni, nonché un incrocio tra due nobili realtà del calcio italiano. Quest’anno, però, le due squadre, per motivi diversi, non hanno offerto un rendimento continuo e l’obiettivo Champions League, dichiarato ad inizio anno, non è ancora raggiunto.
Il Milan di Pioli, dopo un girone d’andata concluso in testa alla classifica a pari merito con l’Inter, ha avuto un’involuzione nel girone di ritorno, mentre la Juventus ha vissuto una stagione di transizione. L’avvento di Pirlo, grande ex visto il suo trascorso in rossonero, in panchina è stato accolto come ventata di innovazione ma i fisiologici problemi per un neofita del mestiere qual è l’ex centrocampista bresciano hanno fatto sì che, a quattro giornate dalla fine, anche la Vecchia Signora non sia ancora certa di potersi giocare la prossima Champions League.
La classifica, infatti, vede sia Juventus che Milan in seconda posizione assieme all’Atalanta a quota 69, con il Napoli, per il momento quinto, a -2 dal trio ma con un calendario decisamente più agevole da qui alla fine. Già, perché a 4 giornate dal termine del campionato, affrontare squadre che hanno già raggiunto il proprio obiettivo, sulla carta, è un vantaggio e i partenopei, in questo senso, non hanno grandi ostacoli da qui alla fine.
Il Milan, invece, dovrà incrociare il proprio cammino con Juventus e Atalanta e già dal match di Torino si avranno indicazioni più precise circa le possibilità dei rossoneri di tornare in Champions. Juventus-Milan è anche e soprattutto Cristiano Ronaldo contro Zlatan Ibrahimovic, due leader caratterialmente simili e capaci di monopolizzare l’attenzione mediatica e della squadra, spinti dall’idea comune di trascinare i compagni anche oltre i propri limiti. Il portoghese ha segnato 27 gol in 30 presenze sul totale di 67 di squadra e la doppietta di Udine ha ribaltato il punteggio e scacciato i pensieri negativi che, fino a 10′ dalla fine, sembravano avviare la Juve verso la sconfitta.
Il gigante svedese, invece, è arrivato a quota 15 (sul totale di 62) in appena 18 partite in Serie A, tenendo conto delle assenze per Covid-19 e per infortunio. Curiosità: sia Cristiano Ronaldo che Ibrahimovic hanno realizzato lo stesso numero di assist (2) ma hanno anche la stessa media gol (una rete ogni 95′), a dimostrazione di quanto riescano ad incidere, di fatto con la stessa efficacia, sul rendimento della squadra. CR7 contro Zlatan, da questo duello uscirà un solo vincitore e, a 4 partite dalla fine, un KO ora potrebbe essere fatale.
Al Vigorito spareggio salvezza
Nel weekend ci sono in palio punti importanti per la Champions ma anche per la zona salvezza e Benevento-Cagliari ne è l’esempio.
I sardi, allenati da Leonardo Semplici, sono una delle squadre più in forma del campionato. La data della svolta per i rossoblù è il 17 aprile scorso: nell’anticipo del sabato contro il Parma, Joao Pedro e compagni si sono ritrovati sotto 3-2 fino al 91′ e, con una sconfitta, la Serie B sarebbe stata di fatto realtà. Le reti di Pereiro e Cerri, a tempo scaduto, firmarono la clamorosa rimonta e diedero il là ad una striscia positiva tuttora attiva.
Il Cagliari, infatti, ha ottenuto 10 punti nelle ultime quattro, frutto di tre vittorie (contro Parma, Udinese e Roma) e di un pareggio, arrivato a tempo scaduto contro il Napoli allo Stadio Maradona. Il gol di Nandez contro i campani ha dimostrato ancora una volta la tenacia e la voglia di non arrendersi mai dei rossoblù che hanno raccolto un punto fondamentale perché è valso il sorpasso sul Benevento.
E proprio domenica, il calendario pone di fronte Cagliari e Benevento nel più classico degli spareggi salvezza. I sanniti, però, stanno vivendo un momento di grande crisi: nel girone di ritorno, la squadra di Filippo Inzaghi ha ottenuto una sola vittoria (a Torino contro la Juventus con gol di Gaich), sei pareggi e ben otto sconfitte, quattro delle quali nelle ultime sei giornate. Un rendimento insufficiente che ha portato i giallorossi al terzultimo posto, rovinando quanto di buono fatto nella prima metà dell’anno.
Uno dei motivi è costituito dalla solidità difensiva, avuta nel girone d’andata ma persa da gennaio in poi, con tanto di 16 reti incassate nelle ultime sei uscite stagionali. La salvezza, però, non è distante ma è necessario ottenere punti contro il Cagliari per non disperdere il vantaggio dello scontro diretto: all’andata, infatti, il Benevento vinse 2-1 alla Sardegna Arena. Tre punti che, con altri 9 a disposizione nelle successive tre partite, fanno tutta la differenza del mondo.