La Roma vince contro il Torino il posticipo della 12° giornata di Serie A e aggancia la Juventus al terzo posto. Crisi nera per il Toro, ora penultimo e reduce da 8 KO nelle prime 12 partite.
Un match senza storia, per un paio di decisioni dubbie che hanno condannato il Torino all’ottava sconfitta nelle prime 12 partite di Serie A e messo in serio dubbio la panchina di Giampaolo. A sorridere è la Roma che vince 3-1 e centra la settima vittoria del suo positivo campionato, agganciando la Juventus a 24 punti al terzo posto, a -3 dall’Inter e a -4 dal Milan capolista. Il match dell’Olimpico parte subito in discesa per i giallorossi perché l’arbitro Abisso rifila due ammonizioni nel giro di un quarto d’ora al giovane torinese Singo che spiana la strada alla Lupa. Al 27′ golazo di Mkhitaryan che, è il più lesto a fiondarsi su una ribattuta e a trafiggere Milinkovic-Savic (secondo portiere granata ma scelto come titolare da Giampaolo al posto di Sirigu) per il vantaggio romanista.
Il Toro prova a reagire ma si vede un paio di volte Belotti e poco altro. Anzi, a fine primo tempo arriva la doccia gelata perché l’arbitro Abisso e il VAR optano e confermano un calcio di rigore per un (dubbio) contatto di Bremer con Dzeko. Dal dischetto va Veretout che non sbaglia e porta le due squadre all’intervallo sul punteggio di 2-0 per la Roma. Nella ripresa Edera coglie la traversa al 64′ mentre 4′ più tardi ci pensa Pellegrini a calare il tris. Al 73′, invece, è Belotti ad accorciare le distanze ma è troppo tardi. La Roma vince e aggancia la Juventus al terzo posto, a -4 dal primo posto con un gioco che finalmente c’è e un’idea di Fonseca totalmente definita. Continua il momento drammatico del Torino: ora la panchina di Giampaolo si fa rovente e un passo falso con il Bologna nel weekend potrebbe essere fatale.