Emergono nuovi dettagli sul presunto esame di italiano di Suarez, che intanto è pronto a iniziare una nuova avventura all’Atletico Madrid.
Il caso dell’esame di Luis Suarez è sicuramente uno dei temi più chiacchierati del momento, nonostante le indagini da parte della Procura di Perugia siano ancora in corso. C’è molta curiosità intorno a quelli che saranno gli sviluppi di un’inchiesta che potrebbe vedere coinvolta anche la Juventus, dato che nelle intercettazioni è emerso il nome di Paratici. Ma andiamo con calma, e ripercorriamo le tappe di questa vicenda. Il 17 settembre il calciatore uruguaiano ha effettuato l’esame di italiano, necessario per il conseguimento del passaporto comunitario, all’Università per stranieri di Perugia, uscendone con esito positivo. Esattamente tre giorni fa gli investigatori hanno fatto scoppiare il caso, rivelando alcune intercettazioni telefoniche intercorse tra la professoressa del giocatore e un suo conoscente. All’interno di queste chiamate emergono dettagli clamorosi, che fanno capire chiaramente come il giocatore non fosse in grado di parlare correttamente nella nostra lingua, affermando inoltre che un calciatore di quel livello non poteva non passare. Le insinuazioni riguardanti la Juve risiedono nel fatto che uno degli intercettati, parlando del dirigente Paratici, ha affermato che “è più importante di Mattarella”, facendo intendere una presunta pressione, così come l’avvocata Turco, referente dei bianconeri, che ricordava come altri giocatori potessero essere instradati in futuro verso l’Ateneo.
Ma della querelle e delle smentite delle parti in causa, a Suarez sembra che poco importi. Il giocatore ha comunque trovato una nuova casa, raggiungendo i colchoneros dell’Atletico Madrid dopo essere stato scaricato dal Barcellona. Ai biancorossi andrà a sostituire proprio quel Morata volato in direzione Torino, e la squadra di Simeone si aggiudica, per 6 milioni l’anno, uno dei migliori centravanti al mondo per dare l’assalto a quella Champions sfuggita due volte nel corso degli ultimi anni. Sicuramente i blaugrana sentiranno la mancanza di un bomber simile, tanto che lo stesso Leo Messi, con un post su Instagram, ha sottolineato con amarezza la decisione della società, sostenendo che l’ex numero nove avrebbe meritato un saluto ben diverso.