Nella giornata di lunedì il Consiglio Direttivo della Lega Pro ha ufficializzato la partenza del campionato di Serie C per il weekend del 26-27 settembre ma i giocatori e l’AIC hanno indetto sciopero: ecco il perché
Sembrava tutto pronto per la partenza del campionato di Serie C e la conferma era arrivata dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli che aveva parlato di temi importanti come l’apertura degli stadi e il protocollo sanitario: “Con il Comitato 4.0 abbiamo elaborato e presentato una proposta che consenta un’apertura graduale dei nostri stadi e palazzetti, in sicurezza, in modo da avere una parte di pubblico parametrata alla capienza dei nostri stadi e palazzetti, nella misura del 25-30%, già a cominciare dalla prima giornata di campionato. Attendiamo fiduciosi un riscontro ufficiale a seguito delle interlocuzioni che avremo con le autorità competenti. I tifosi sono fondamentali per i nostri club e per il nostro calcio. Per la Lega Pro la salute è ed è sempre stata al primo posto. Tra 5 giorni ripartiamo. Riparte la passione per il nostro calcio, ripartono le squadre, i giocatori e la voglia di tornare alla normalità: quella di vivere la partita di calcio. Ai nostri 60 club, a 120 ore dal fischio di inizio, il nostro “in bocca al lupo” per una stagione “speciale” che ha dentro di sé il senso della ripresa del calcio, ma anche della vita”.
Tutto pronto, dunque, o forse no perché i calciatori, e l’AIC – ossia l’associazione che ne cura gli interessi – hanno detto no e hanno indetto uno sciopero, confermato da una nota pubblicato proprio sul sito dell’associazione: “L’Associazione Italiana Calciatori, preso atto dell’impossibilità di raggiungere un’intesa con la Lega Pro sul regolamento del minutaggio dei giovani e l’abolizione delle liste dei giocatori utilizzabili nel Campionato di Serie C, conferma che i calciatori non scenderanno in campo nella prima giornata di campionato fissata per sabato 26 e domenica 27 settembre prossimi. L’azione di protesta nasce dall’inspiegabile passo indietro della Lega Pro, rispetto al regolamento in vigore nella precedente stagione sportiva, relativo alla reintroduzione di limitazioni, sostanzialmente obbligatorie, dell’utilizzo di un numero massimo di calciatori professionisti”.