La notizia era nell’aria ma ora è anche arrivata l’ufficialità: Maurizio Sarri non è più l’allenatore della Juventus. Il tecnico toscano è stato esonerato
Bomba in casa Juventus perché l’eliminazione, a sorpresa, della Juventus per mani del Lione agli ottavi di finale di Champions League ha portato all’esonero di Maurizio Sarri. “Juventus Football Club comunica che Maurizio Sarri è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra. La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo, coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano”, si legge nel comunicato pubblicato nel pomeriggio dalla stessa società bianconera.
Sarri paga una rivoluzione incompiuta: arrivato con la veste di condottiero, non è riuscito a modificare una società tradizionalmente conservativa, con un gruppo di senatori che ha faticato a comprendere le nuove idee promosse dal tecnico toscano ma nato a Napoli. Napoli che ha visto proprio far risplendere la luce di Sarri, con un gioco magnifico che gli hanno aperto le porte prima del Chelsea e poi della stessa Juventus. A Torino, però, Sarri ha faticato ad imporsi ma in ogni caso ha portato a casa il primo scudetto, il nono consecutivo. Un titolo che però non è bastato per convincere la dirigenza a dargli fiducia dopo la vittoria di Pirro contro il Lione: la doppietta di Ronaldo, infatti, non è bastata ai bianconeri per evitare l’eliminazione per mano di un Lione che, alla vigilia, era stato accolto come sorteggio benevolo. Ora l’addio di Sarri apre al toto-nomi dei possibili candidati per la panchina: da Pochettino a Simone Inzaghi, dalle ipotesi clamorose dei ritorni di Conte o Allegri fino alla promozione immediata di Pirlo che tuttavia appare fantascienza. La stagione della Juventus si è conclusa nel peggiore dei modi ma, nelle ultime ore, si parla anche di possibile rivoluzione con un riassetto dei quadri societari. Anche Paratici è in discussione e non sono da escludere altri addii eccellenti dopo Sarri che saluta la Juventus con un titolo ma con una rivoluzione mancata.