A meno di una settimana dalla partenza ufficiale, il calcio italiano è in pieno caos, tra fazioni definite e situazioni da sciogliere come la quarantena di squadra: i dettagli
Nella giornata di ieri si è svolta l’Assemblea della Serie A che ha chiarito le posizioni dei club di Serie A che, di fatto, hanno bocciato l’algoritmo presentato dal presidente Federale Gravina. 16 club su 20 hanno votato a favore del blocco delle retrocessioni e della non assegnazione dello scudetto in caso di nuovo stop e qualora la matematica non desse già verdetti al momento dell’interruzione.
“Per quanto riguarda i principi previsti dal Comunicato 196/A della Figc, e in vista delle relative delibere che dovranno essere assunte in seno al Consiglio Federale del prossimo 8 giugno, l’Assemblea ha dato indicazione ai rappresentanti della Lega Serie A di votare in favore di soluzioni che salvaguardino sempre il merito sportivo qualora non fosse possibile portare a termine il campionato di Serie A TIM”, recita infatti il comunicato ufficiale della Lega Serie A. La Figc, intanto, dà il via libera alle cinque sostituzioni fino al termine della stagione, mentre l’Assemblea di Lega indica la sua proposta sui verdetti in caso di nuovo stop. I club insistono molto con il presidente, Paolo Dal Pino, nel deliberare e votano a larga maggioranza (16 a favore, quattro astenuti) un piano B che verrà sottoposto lunedì al parere del Consiglio Federale, orientato però in un’altra direzione: scudetto e retrocessioni solo in caso di aritmetica, la classifica finale per definire le squadra qualificate alle coppe europee stilata con il calcolo della media punti moltiplicata per le gare rimanenti in casa e in trasferta. E c’è un altro tema che tiene banco per capire il futuro del calcio italiano: la quarantena delle squadre in caso di nuove positività resta un altro nodo da sciogliere, visto che il Cts è intenzionato a mantenerlo di 14 giorni, cosa che comporterebbe un grandissimo rischio di nuova sospensione del campionato. Qualora diventasse positivo un giocatore di una delle 20 squadre, infatti, tale compagine sarà costretta a 14 giorni di stop, con almeno 3 partite di ritardo nei confronti delle altre. Per questo si sta lavorando per cercare di cambiare il protocollo, altrimenti la Serie A rischia davvero di non terminare.