Mentre in Germania il calcio ha ripreso il suo campionato ottenendo ascolti da record, in Italia si è ancora lontani da una possibile soluzione: ecco le ultime novità
Solo corsa e niente possibilità di utilizzare pallone, neanche per il torello o per i tiri in porta. Le squadre di Serie A che si stavano preparando a passare dagli allenamenti individuali a quelli a gruppetti inserendo il pallone, hanno dovuto cambiare i piani. Questa settimana inizierà come la precedente, ossia con gli allenamenti individuali: il motivo è presto detto. Il Comitato tecnico scientifico del Governo non ha ancora validato le linee guida per gli sport di squadra del 12 maggio.
Secondo quanto appreso dall’ANSA da alcune fonti del Ministero dello Sport, con molta probabilità il protocollo sarà approvato nella giornata di domani e la Lega Serie A intanto ha già proposto alcune soluzioni – più test Covid-19 e controlli antidoping – per cercare di accelerare i tempi. Il mondo del pallone aspetta e spera di ottenere il ‘sì’ per gli allenamenti di squadra senza l’obbligo del ritiro, soluzione che praticamente quasi tutti i club giudicano impraticabile per questioni logistiche ma non solo. La Lega Serie A non indietreggia e spera di poter rispettare il target di ripresa del campionato il 13 giugno come prefissato ma la realtà è ben diversa e le parole di sabato sera pronunciate dal Premier Conte sono piuttosto emblematiche. Per la ripartenza del calcio e degli sport di squadra “è necessario si realizzino le condizioni per una ripresa in massima sicurezza”, situazione che evidentemente in questo momento non è praticabile, a maggior ragione dopo che i club e i giocatori hanno accolto con perplessità il nuovo protocollo. Per il Governo quelle condizioni non ci sono ancora e non c’è una data per il nuovo calcio d’inizio. In Lega aspettano, speranzosi di poter riprendere il campionato con 4 settimane di lavoro sulle spalle ma prima deve arrivare l’ok del Governo e del Comitato tecnico-scientifico. E non è ancora tempo di riflettere sul protocollo legato alle partite, tra spostamenti, pernottamenti e contatti con l’esterno: ad oggi, la ripresa del campionato resta ancora parecchio complicata. E intanto in Germania, la Bundesliga fa picchi di ascolto. Ma sembra tutto un altro mondo.