Il calcio italiano è nel caos: a meno di 3 giorni dal via agli allenamenti collettivi, la situazione sembra ad un passo dal degenerare
“Il campionato di Serie A ripartirà il 13 giugno al 99%”. Parola di Giovanni Malagò. Il presidente del CONI, però, non ha fatto i conti con la volontà della società che, a gran voce e anche pubblicamente, hanno manifestato le proprie difficoltà nel rispettare il protocollo della FIGC rivisto dal Cts e dal Ministro dello Sport Spadafora. Una serie di paletti – dal ritiro per gli atleti e lo staff fino alla quartena ‘di gruppo’ – lo rendono insostenibile, dal punto di vista pratico ma anche economico.
“Non vogliamo fare polemica, ma semplicemente con queste regole non saremmo in grado di andare in ritiro. Per questo chiediamo che siano cambiate, o non avremo alternative”, il pensiero dell’AD dell’Inter Giuseppe Marotta a TeleLombardia. Un pensiero condiviso da tante altre squadre – Napoli in primis – che non riescono e non sono in grado di rispettare il protocollo. Intanto questa mattina, Lega e FIGC hanno avuto un confronto costruttivo con il presidente della Fmsi Maurizio Casasco e il rappresentante dei medici della Serie A, Gianni Nanni. I nodi cruciali, però, restano sempre tre: la quarantena – alcuni club premono per replicare il modello tedesco che prevede l’isolamento solo del positivo e non di tutta la squadra -, il ritiro precampionato e la responsabilità civile e penale dei medici sociali. Durante l’incontro tenutosi quest’oggi, sono state formulate soluzioni alternative che saranno girare al Ministro dello Sport Spadafora che le visionerà con il consulto del Comitato tecnico-scientifico ma il tempo corre: quando mancano poco più di 2 giorni allo start per gli allenamenti collettivi, giudicati un primo punto verso la ripresa del campionato, le idee appaiono ancora confuse. Cresce, al contrario, la preoccupazione e il timore che la parola fine possa essere pronunciata a breve da chi di dovere. Ma sono attese novità nelle prossime ore, anche perché le squadre aspettano risposte per capire se e come potranno preparare e organizzare i nuovi allenamenti a partire da lunedì.