La Serie A indica la data della ripresa: al termine dell’assemblea di Lega tenutasi oggi, è stato proposto il 13 giugno come data di possibile ripartenza della massima serie. Ma le incognite non mancano
Attraverso una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito, la Lega Serie A ha fatto il punto della situazione dopo che si è tenuta un’assemblea costruttiva in giornata: “L’Assemblea della Lega Serie A si è riunita oggi con tutte le Società presenti e collegate in video conferenza. La Lega Serie A ribadisce, nel rapporto con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021, la necessità del rispetto delle scadenze di pagamento previste dai contratti per mantenere con gli stessi un rapporto costruttivo. Per quanto riguarda la ripresa dell’attività sportiva è stata indicata, in ossequio alle decisioni del Governo e in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori, la data del 13 giugno per la ripresa del campionato. L’Assemblea ha inoltre indicato il Dott. Nanni della Società Bologna per rappresentare nella Commissione medico scientifica della Figc le istanze delle Società, che saranno previamente informate in sede assembleare”.
Il 13 giugno, dunque, è la data prefissata dalla Lega Serie A per l’eventuale ripartenza. Data che però non rappresenta quella del via ufficiale fino a quando non ci sarà parere favorevole da parte del Governo: proprio oggi il Ministro dello Sport Spadafora ha spiegato quali siano le problematiche relative alla ripartenza del mondo del pallone, da non giudicare come le altre attività lavorative. E difatti il nuovo protocollo, molto più stringente, rappresenta una spada di Damocle troppo pesante per ritenere plausibile, ad oggi, che si possa ripartire sul serio. Il protocollo, infatti, prevede una serie di paletti inflessibili solo per quel che concerne gli allenamenti di squadra, perché di partite, per il momento, non se ne parla. Il 18 maggio dovrebbe avvenire la ripartenza degli allenamenti di gruppo ed è proprio la prossima settimana che rappresenterà uno spartiacque per il futuro del mondo del pallone: la Serie A ha previsto un ritiro di 15 giorni prima di riprendere le partite, con esami e tamponi a tutti. In caso di nuovo positivo, però, il protocollo prevede una quarantena per il giocatore o membro dello staff e anche tutto il resto della squadra, il che si può tradurre con la fine del campionato. Qualora il protocollo non subisse ulteriori modifiche o allentamenti, è molto complicato pensare che il 13 giugno possa effettivamente risultare il giorno della ripartenza.