Scoppia la polemica in Premier League: secondo quanto riportato da un quotidiano inglese, la Federazione potrebbe decidere di escludere la quarantena in caso di nuovo contagio per permettere la conclusione del campionato. I giocatori, però, non ci stanno
Se la Premier League dovesse riprendere – per il momento il Governo ha dato l’ok per la ripresa degli sport di squadra dall’1 giugno, passando la palla alle rispettive federazioni -, non ci sarà la quarantena obbligatoria per le squadre con dei giocatori che risulteranno positivi al Coronavirus. A riportare l’indiscrezione è il quotidiano inglese The Independent che racconta cosa accadrà: il giocatore in questione, chiunque esso sia, sarà posto in quarantena isolata in base ai nuovi protocolli studiati dagli esperti, mentre il resto della squadra sarà sottoposto a test per capire se anch’essi sono positivi. In caso di test negativo, la squadra in questione proseguirà il suo campionato.
Il Chief Executive della Premier League, Richard Masters, ha spiegato che è ancora da vagliare ma di fatto ha confermato l’indiscrezione: si attende intanto l’ok definitivo per la ripresa degli allenamenti, prevista in Inghilterra così come in Italia il 18 maggio, mentre la Premier League dovrebbe riprendere a metà giugno. Decisioni prese o in procinto di esserlo ma senza aver interpellato nella maniera giusta i giocatori che intanto hanno manifestato tutto il loro disappunto in merito al nuovo protocollo abbozzato dal Governo e avallato dalla Federazione, un protocollo fotocopia di quello tedesco che però ha portato all’annullamento del match tra il Dresda e l’Amburgo per la presenza di giocatori positivi nella Dynamo. E intanto Danny Rose, stella del Tottenham, non ha usato mezze misure nel corso di una diretta Instagram: “Sembra un c***o di scherzo, non ho nemmeno intenzione di girarci intorno. Il Governo sta dicendo di far ripartire il calcio perché aumenterà il morale della nazione, non me ne frega un c***o del morale della nazione. Le vite delle persone sono a rischio, capiscono cosa intendo? Il calcio non dovrebbe nemmeno essere un argomento di discussione. Si dovrebbe tornare a giocare solo a quando i numeri non saranno diminuiti in modo drastico, non ora”. Parole che non fanno una piega.