Nella notte NBA si sono giocate 7 partite di pre-season, con via del campionato sempre più vicino. E non mancano gli spunti degni di nota
Nonostante le voci di un possibile addio, il Barba James Harden incanta con i suoi Houston Rockets: l’ex OKC disputa una grande partita contro i San Antonio Spurs, segnando 20 punti e fornendo 9 assist ai compagni nella vittoria dei Rockets per 128-106, anche se a mostrare i migliori spunti sono Wood (27 punti) e Gordon (23) mentre per gli Spurs a salvarsi è solo DeRozan, autore di 21 punti in 32′ di partita. C’era grande attesa per l’incrocio tra Dallas e Minnesota con Doncic che affrontava la prima scelta del draft Anthony Edwards e le aspettative sono state confermate alla grandissima: è finita 129-127 per i Timberwolves dopo un tempo supplementare, con lo sloveno che ha confezionato 20 punti e 7 assist, mentre per Minnesota a brillare è stato Towns, autore di 20 punti e 7 rimbalzi mentre la prima scelta assoluta del draft si è fermato a 17 punti in 26′ di partita.
Passo falso, invece, per Atlanta che perde a Memphis anche a causa di un terzo periodo non all’altezza (31-17 per i Grizzlies) e una prestazione non brillante di Danilo Gallinari: l’ex Denver chiude con 8 punti e 3 rimbalzi in 19′ di partita. Tra gli Hawks brilla solamente Hunter (22 punti) perché anche la stella Trae Young è protagonista di una serata non eccezionale, visti i 15 punti con 15 tiri in 26′ di match. Per Memphis, invece, il migliore è Brooks con 24 punti ma sono da rimarcare le prestazioni di Valanciunas (20 punti e 13 rimbalzi) e di Ja Morant, sempre più leader della squadra con 18 punti e 13 assist in 28′. Tutto facile per Charlotte che supera 123-115 Orlando (20 punti di Rozier e 18 di Ball) mentre Detroit regola 97-86 Washington con un Jackson da 17 punti e 7 rimbalzi. Golden State batte 113-105 Sacramento con 29 punti di Curry – solo 2 punti, un assist e un rimbalzo in 4’27” per l’azzurro Mannion – mentre Utah stende i Clippers 125-105 con 20 punti di Bogdanovic e Clarkson. Lo start della stagione regolare si avvicina così come la caccia ai campioni in carica dei Lakers che però, con il duo confermato LeBron-Davis e gli arrivi di Schroder e Gasol, sembra ancor più forte e temibile rispetto ad un anno fa.