Clamoroso in NBA o forse no, perché ormai nel mondo dello sport difficilmente ci si può ancora stupire: ma curioso è il fatto relativo agli Indiana Pacers, con il coach licenziato dopo che, 14 giorni fa, aveva firmato il rinnovo
La sconfitta pesante e inaspettata nel primo turno di playoff contro Miami è costata carissimo a Nate McMillan, coach degli Indiana Pacers. O meglio, ex coach degli Indiana Pacers perché il cappotto subito dagli Heat (4-0 in una serie a senso unico) ha indotto la dirigenza a sollevare dall’incarico l’allenatore. A far discutere non è tanto la decisione per certi versi condivisibile ma il tempismo, visto che appena due settimane fa la società, dopo aver centrato i playoff, aveva deciso di rinnovare la fiducia e il contratto del coach: “Quello che Nate ha fatto negli ultimi quattro anni in questa franchigia merita questo rinnovo”, si leggeva tra le righe del ‘primo comunicato’ mentre nel secondo comunicato, uscito proprio oggi, si annuncia che la separazione “è nel miglior interesse della franchigia”.
Un cambio repentino, dettato come già detto dalle quattro sconfitte in quattro partite contro Miami nel primo turno dei playoff e nonostante una stagione sempre a rincorrere visto l’infortunio di Oladipo, che era la stella della squadra prima dell’exploit di TJ Warren e della crescita di Brogdon, diventato leader nella prima stagione ad Indiana assieme a Sabonis, grande assente nella bolla di Orlando per una fascite plantare. Indiana, con McMillan in panchina, ha sempre ottenuto i playoff ma è sempre stata eliminata al primo turno, nonostante nel 2018 sia andata vicina allo scalpo, perdendo in gara-7 contro i Cavs di LeBron James. Un tema che potrebbe essere stato importante nella scelta di Indiana è anche quello relativo al futuro di Oladipo, che si potrebbe liberare da free agent nel 2021 e che quindi in quest’estate potrebbe richiedere o forzare la cessione. E chi sarà ora il nome che sostituirà McMillan ad Indiana? Secondo alcuni rumors rilanciati anche dalla Gazzetta dello Sport, il nome più caldo, ma anche il sogno, è Mike D’Antoni, in scadenza di contratto con Houston e dal futuro lontano dai Rockets a meno di un’improbabile vittoria del titolo. McMillan, invece, potrebbe finire nel mirino di altre squadre che, come Philadelphia, New Olreans, Chicago e Brooklyn, sono alla ricerca di un nuovo allenatore. E, per quanto visto ad Indiana tra alti e bassi, McMillan è uno valido.