La vittoria al fotofinish, decretata dal buzzer beater di Vladimir Micov a un decimo dalla fine dell’overtime, ha consentito all’Olimpia Milano di interrompere la serie negativa che durava da 5 giornate e di rimanere aggrappata alla zona playoff. Il calendario non impossibile da qui alla fine della regular season di Eurolega induce i meneghini a sperare ancora.
All’ultimo respiro, all’ultimo secondo, anzi, all’ultimo decimo. Non poteva scegliere una maniera più thrilling l’Olimpia Milano per ritrovare il successo in Eurolega, che mancava da 5 giornate. Ci è riuscita a Valencia, in un’arena, il Pabellón Municipal Fuente San Luis, desolatamente vuota per l’emergenza Coronavirus, in una partita che non si poteva assolutamente sbagliare se non si voleva gettare già la spugna con un mese abbondante di anticipo.
Invece l’Olimpia Milano è ancora lì, viva più che mai, pronta a battagliare fino all’ultimo per accaparrarsi quel posto nei playoff che è diventato un’agonia ormai da qualche anno. A Valencia è successo di tutto, Milano ha comandato la partita a lunghi tratti, poi si è fatta raggiungere dilapidando anche 9 punti di vantaggio, ha avuto la palla per evitare l’overtime ma l’ha sciupata con il Chacho Rodriguez, in uno dei suoi pochi errori in una serata super con 16 punti e 9 assist. Nel supplementare, affrontato senza Gudaitis uscito per falli, sembrava persa quando Valencia era andata a +5, ma proprio nel momento di massima difficoltà è venuto fuori il carattere dell’Olimpia, rimasta a galla grazie a Scola e poi capace di sferrare la zampata decisiva proprio all’ultimo istante, sfruttando i primi errori in lunetta dei giocatori valenciani, a cui sono tremate le mani quando era il momento di mettere il punto esclamativo.
Quando mancano ancora 6 giornate da disputare, il calendario non sembra così impossibile per Milano, che settimana prossima ha un altro importantissimo spareggio con l’Olympiacos al Forum, per poi sostenere due trasferte a Belgrado con la Stella Rossa e a Vitoria con il Baskonia contro due formazioni che non dovrebbero ambire alla post-season. Poi Lione in casa, Zenit a San Pietroburgo per poi chiudere ad Assago contro i campioni d’Europa in carica del CSKA Mosca, che è anche l’unico impegno contro una delle Top 5, da affrontare però all’ultima giornata, quando gli scenari potrebbero essere profondamente diversi e, si spera, più favorevoli in termini di classifica.