Annuncio a sorpresa o forse no: a 35 anni Tania Cagnotto, la regina dei tuffi italiana, si ritira dall’attività agonistica
“Non ci sarò a Tokyo, non me la sentivo di andare a prepararmi per una Olimpiade e per onorarla, ci vuole impegno e la mia forza di volontà iniziava a mancare. In più è venuta fuori questa bella sorpresa, che aspetto un altro bambino, e questo mi ha aiutato nella scelta. Mi spiace tantissimo per le persone che speravano di vedermi sul trampolino”. Con queste parole rilasciate alla RAI, Tania Cagnotto ha annunciato il ritiro dalle gare a meno di un anno dai Giochi Olimpici di Tokyo 2021. Il rinvio di un anno, per causa di forza maggiore, ha portato la tuffatrice a prendere una decisione resa ancor più facile dall’attesa per il secondo figlio.
“Anche a me dispiace di chiuderla definitivamente qui ma mi piace ricordare che ho chiuso in bellezza, quasi in modo romantico. Vorrei poter trasmettere l’esperienza e di rialzarsi dopo una batosta, mi piacerebbe aiutare i giovani nei momenti difficili”, ha proseguito poi la Cagnotto che è salita agli onori della cronaca già 17enne nel 2002 con il bronzo dal trampolino sincronizzato dai 3 metri con Maria Marconi e con l’argento dalla piattaforma. Sono stati i primi successi di una lunga serie che hanno impreziosito la carriera della bolzanina, capace di vincere un argento nel trampolino sincro in coppia con Francesca Dallapé nel 2016 ai Giochi Olimpici di Rio, a cui poi ha sommato il bronzo dal trampolino dai 3 metri. Il suo palmares vanta un totale, tra Europei, Mondiali, Giochi Olimpici ben 21 ori (diventano 34 considerando i primati nelle rassegne internazionali a livello giovanile), 9 argenti e 11 bronzi. Nella carriera non sono mancati momenti indimenticabili, come l’oro di Kazan ai Mondiali nel 2015 o il triplo primo posto agli Europei di Torino, avendo vinto dal trampolino da 1 metro, da 3 metri e in sincro ma nemmeno qualche lacrima per delle medaglie sfumate, come il doppio quarto posto ai Giochi di Londra 2012 (sia nel trampolino da 3 metri che in sincro) ma poi, come detto, è arrivata la soddisfazione di Rio, con cui si è di fatto conclusa la carriera della miglior tuffatrice europea della storia dello sport.