Era finito nell’occhio del ciclone ed è ancora a rischio squalifica ma, intanto, Johann Zarco è costretto ad operarsi: l’incidente con Morbidelli ha provocato la frattura dello scafoide.
Tra hater e qualche frecciata diretta e indiretta, anche i non appassionati di MotoGP hanno iniziato a prendere confidenza con il nome di Johann Zarco. Il pilota francese ha innescato una carambola che, per fortuna, non ha prodotto gravi conseguenze né a Morbidelli – se l’è cavata con qualche contusione – né alle Yamaha di Rossi e Vinales, con la moto che, dopo l’impatto con il veicolo di Morbidelli, ha iniziato a roteare in aria ed è finito nel mezzo tra l’italiano e lo spagnolo. Sia Morbidelli che Rossi hanno alzato la voce nel post-gara, benedicendo il Dio dei motori ma consigliando ai giudici di gara di sanzionare il pilota francese per condotta antisportiva, tanto che Morbidelli l’ha definito anche un mezzo assassino.
Zarco, per il quale al momento non ci sono indicazioni circa eventuali squalifiche, nell’incidente è paradossalmente quello che ha avuto la peggio: ieri, infatti, il transalpino è stato visitato perché accusava un forte dolore al polso destro e i medici hanno rilevato una frattura allo scafoide che dovrà essere operato. L’intervento è in programma per mercoledì 19 agosto e verrà svolto in Italia. Giovedì, però, Zarco sarà in Austria dove si correrà ancora domenica ma sarà prima valutato dai medici che dovranno valutare l’idoneità sportiva prima di dare il nulla osta. Giovedì, tra l’altro, sarà anche il giorno nel quale Zarco analizzerà nuovamente l’incidente di domenica scorsa e per questo sarà una giornata decisiva per un’eventuale squalifica o meno. “Se il polso sarà a posto e dal Centro Medico mi dichiareranno idoneo per correre, valuterò se potrò guidare. Il vantaggio di questo fine settimana è che abbiamo già tutti i riferimenti della settimana precedente, quindi non è un grosso problema se perdo qualche sessione e potrò prendermi un giorno in più per recuperare meglio il mio polso. Ora, la cosa principale è l’operazione e dopo vediamo se le sensazioni migliorano. La squadra sta lavorando sulla moto per prepararla e so che tutto sarà pronto se tornerò in moto. Potrebbe piovere e con la pioggia facciamo meno fatica, per cui, per me sarebbe davvero una buona possibilità se piovesse e se potrò correre senza affaticare troppo il polso”, il commento di Zarco.