Dalla Germania arriva una notizia che rischia di cambiare gli scenari della Formula 1 del 2020, qualora l’emergenza Coronavirus dovesse permetterne lo svolgimento: il Gp di Monza potrebbe essere rinviato. Ma, dal fronte italiano, arrivano smentite
La BILD lancia l’indiscrezione: il Gp di Monza (Italia) assieme a quello di Spa (Belgio) e di Zandvoort (Olanda), sarà fatto fuori dal nuovo calendario della Formula 1 che ha intenzione di riprendere a inizio luglio in Austria, dove ci sarà il primo di soli tre appuntamenti europei: gli altri, secondo l’importante quotidiano tedesco, saranno Silverstone (Gran Bretagna) e l’Hungaroring (Ungheria). Tre paesi che ospiteranno 6 Gran Premi, due a testa. E infatti, sempre secondo quanto riferisce la BILD, c’è anche la bozza del nuovo calendario, con il doppio appuntamento in Austria (5 e 12 luglio), a cui farebbe seguito Silverstone (26 luglio e 2 agosto) mentre in Ungheria si correrebbe – condizionale d’obbligo – il 16 e 18 agosto, data in cui dovrebbe terminare il percorso in Europa del Circus prima di iniziare quello in Eurasia.
L’Italia, dunque, sarebbe tagliata fuori assieme ad altre realtà come Spagna, Belgio (Spa di solito anticipa il Gp italiano di una settimana) e Olanda, quest’ultima che sarebbe dovuta tornare in calendario nel 2020 con lo storico circuito di Zandvoort. Come già detto, il condizionale è d’obbligo perché la risposta di Sticchi Damiani è stata tempestiva e chiarificatoria: “Una notizia che non esiste, posso escludere la sua fondatezza”, ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia all’ANSA. “Stiamo trattando giornalmente con Liberty Media e posso dire che molto probabilmente Monza si correrà a porte chiuse”. Una smentita immediata e che sembra escludere questo scenario che, se confermato, produrrebbe un’altra ferita nel cuore dell’Italia e degli appassionati dei motori, in un momento già di per sé reso complicato dal Coronavirus. Si attendono, comunque, nuovi dettami dalla Federazione che nella giornata di ieri ha indicato quale sia l’obiettivo di partenza, anche se la ripresa delle attività, come in qualsiasi altro ambito lavorativo, appare ancora di difficile programmazione.