La notizia era nell’aria ma ora è arrivata anche l’ufficialità: l’inizio del Mondiale MotoGP slitta ancora visto che la Dorna ha annunciato il rinvio del GP d’Italia e di Catalogna
Attraverso un comunicato ufficiale, la Dorna ha reso noto di aver preso la decisione di rinviare l’inizio della stagione MotoGP. “La FIM, l’IRTA e la Dorna sono costretti ad annunciare il rinvio del Gran Premio d’Italia del GP Monster Energy di Catalogna, in programma rispettivamente sul circuito del Mugello dal 29 al 31 maggio e sul circuito di Barcellona-Catalogna dal 5 al 7 giugno. L’emergenza coronavirus ha costretto al rinvio dei due eventi”, si legge nel comunicato apparso sul sito ufficiale della MotoGP, nel quale poi viene annunciato come non possano essere annunciate, ad oggi, nuove date, mettendo così in discussione che i due eventi possano essere regolarmente disputati nel 2020.
Al momento, dunque, è tutto ancora in discussione, a maggior ragione se si considera come proprio Italia e Spagna, assieme agli USA, siano i due paesi con più casi e con più morti a livello mondiale a causa del Coronavirus. E le parole del CEO del Mugello, Paolo Poli, lasciano intendere come l’ipotesi cancellazione sia tutt’altro che remota: “Da parte nostra ci impegneremo a fondo per far sì che la prossima, in qualunque data possa essere, sia un’edizione di straordinaria forza, coesione e rinascita. Tutti in questo momento siamo sottoposti a una prova durissima. Siamo consapevoli che i mesi che verranno non saranno facili per nessuno, ma siamo altrettanto certi che torneremo tutti più forti di prima”. Nel frattempo, dalla MotoGP trapela la volontà di disputare comunque il campionato 2020 e, come anche in altri sport, non mancano le ipotesi ‘fantasiose’ o cervellotiche: la Dorna pare infatti intenzionata a disputare anche un mini-Mondiale di 10 tappe per poter poi assegnare il titolo al termine della stagione, costringendo comunque piloti, team e addetti ai lavori ad un tour de force non indifferente nei prossimi mesi. Al momento il primo gran premio in calendario è quello in Germania, previsto il 21 giugno al Sachsenring ma la sensazione è che a breve anche quello verrà cancellato. E chissà quanti altri ancora.