Mathieu van der Poel vince la Strade Bianche 2021 davanti a Julian Alaphilippe e Egan Bernal. Quarto Van Aert, davanti all’astro nascente Pidcock: nella top 10 anche Pogacar, Fuglsang e Pello Bilbao
C’era grande attesa per la Strade Bianche 2021 e lo spettacolo, seppur senza il consueto pubblico a caricare i corridori, non è mancato: i 184 km da percorrere, un terzo dei quali sullo sterrato, hanno regalato emozioni e riconciliato gli appassionati con uno sport tanto faticoso quanto bistrattato. I favoriti della vigilia hanno illuminato una corsa pazzesca, rendendola avvincente con colpi di scena continui. La corsa parte attorno alle 11.50 e il ritmo in avvio è già alto: vanno in fuga in tre, Bevilacqua, Ledanois e Walsleben ai quali si aggiungono poi anche Petrilli e Zoccarato. Il gruppo lascia correre e nel drappello di testa si fiondano anche Tagliani, Rivi e Van der Sande: i fuggitivi restano però monitorati dal gruppo che accelera e iniziano a rimontare, col vantaggio che crolla fino a sotto il minuto.
Dal gruppo escono diversi corridori che vanno a comporre un altro gruppetto di 16 in testa ma la Jumbo-Visma detta il ritmo e tiene sotto controllo i distacchi. A circa 50 km dal traguardo, si muove il primo big, ossia Alaphilippe. Uno scatto nei pressi di Monte Sante Marie che si fa sentire nelle gambe di tanti, il gruppo si allunga ma Van Aert e Van der Poel sono in forma e il francese non scappa via. Al termine del tratto più duro restano in 8 davanti: Van der Poel, Pogacar, van Aert, Alaphilippe, Bernal, Pidcock, Simmons e Gogl mentre sono in 9 (Bilbao, Fuglsang, Wellens, Clarke, Power, Carr, Geniets, Vakoc e Vermeersch) ad inseguire i battistrada. Il distacco, però, non è eccessivo ma le difficoltà del percorso rendono impossibile il ricongiungimento. Alaphilippe scatta ancora ai 25 km dal traguardo e con lui restano a ruota Pogacar, Bernal, Van der Poel e Gogl mentre perdono inizialmente terreno Van Aert e Pidcock, salvo poi rientrare con un gran forcing che si farà sentire nel finale. Nel finale scatta anche Van der Poel che fa la differenza, visto che dietro l’olandese rimangono solo Alaphilippe e Bernal ma la punta di diamante dell’Alpecin-Fenix è di un altro livello, negli ultimi metri compie un altro affondo dei suoi e trionfa per il secondo anno di fila, rifilando 5” ad un comunque straordinario Alaphilippe, mentre completa il podio Bernal che paga 20” al traguardo. Quarto van Aert (51” di ritardo), davanti a Pidcock e Gogl mentre Pogacar è settimo. Ottavo, ma distanziato di 2’25” Clarke, davanti a Fuglsand e Bilbao che chiudono la top 10. Il primo italiano è Davide Ballerini, 17° a a 5’12” dal vincitore.