In attesa di capire se l’emergenza Coronavirus potrà essere contenuta con il passare delle settimane, il ciclismo pensa alla riorganizzazione del calendario 2020: ma non mancano le polemiche
Il ciclismo 2020 dovrebbe ripartire il 2 maggio con il Sibiu Tour, gara a tappe in Romania: ad annunciarlo è una fonte molto vicina all’UCI (Unione Ciclistica Internazione) che anticipa che la Federazione, nella giornata di domani, renderà tutto ufficiale. Il programma rivisitato del 2020 ha inevitabilmente creato i primi malumori anche se la fonte ribadisce come l’UCI abbia contattato tutte gli organizzatori dei singoli eventi, cercando di preservarne il loro svolgimento.
Dando un occhio ai tre grandi giri, si evince subito come il Tour de France abbia avuto il privilegio di essere posizionato al primo posto in ordine temporale: la Grand Boucle, infatti, inizierà il 29 agosto e finirà il 20 settembre, qualche giorno prima dell’inizio del Giro d’Italia che invece andrà a svilupparsi in contemporanea con la Vuelta e le Grandi Classiche: il Giro, infatti, dovrebbe partire il 3 ottobre e finire il 25, mentre la Vuelta Espana inizierà il 20 ottobre e finirà l’8 novembre, rendendo di fatto impossibile a chiunque l’accoppiata Giro-Vuelta. E come se non bastasse, le Grandi classiche cascano proprio all’interno delle tre settimane del Giro: il 4 ottobre, giorno seguente alla partenza della Corsa a tappe italiana, tocca alla Liegi-Bastogne-Liegi mentre il 10 si passa all’Amstel Gold Race, con la Gand-Wevelgem prefissata per l’11 mentre il Fiandre completa il poker il 18 ottobre, due giorni prima dell’inizio della Vuelta. Il calendario attuale parte da agosto con la Strade bianche (prefissata per l’1) e con la Milano-Sanremo che dovrebbe partire l’8 agosto, mentre il 23 tocca ai campionati Nazionali in linea, giusto una settimana prima dello start del Tour de France. L’epilogo della stagione World Tour UCI dovrebbe essere in due tappe: la prima è prevista per l’1 novembre con la Parigi-Roubaix mentre il 14 novembre è la data pensata per il Giro di Lombardia ma la sensazione è che il calendario andrà rivisto perché l’incidenza del Coronavirus tra i paesi non ha avuto e non sta avendo lo stesso impatto.