Compie oggi 40 anni il terzino francese che, con Manchester United e Juventus, ha trionfato per molti anni. Dagli inizi con Nizza e Monaco fino all’ultima esperienza con il West Ham. Con la Nazionale il rimpianto di una finale degli Europei persa
Patrice Evra nasce in Senegal ma, all’età di 3 anni, si trasferisce in Francia, a Les Luis, nei pressi di Parigi. Evra muove i suoi primi passi da calciatore nel club del paese e, nelle prime partite, viene schierato come punta; pochi anni più tardi, dopo essere stato poco considerato a causa della sua bassa statura, viene acquistato dal Paris Saint Germain. La sua esperienza nel club parigino durò molto poco; quando tutto ormai sembrava perduto, durante un torneo di calcio a 5, si fa notare da alcuni club italiani, tra cui il Torino che si fece però soffiare il giocatore dal Marsala, militante in Serie C1. Dopo un’esperienza anche con il Monza tornò in patria: qui vestì la maglia del Nizza; dopo un inizio a rilento, e da centrocampista, nelle stagioni seguenti si confermò uno dei titolari inamovibili e iniziò a ricoprire il ruolo che risultò il migliore della sua carriera, il terzino sinistro: il club, grazie anche alle prestazioni del giovane ragazzo, venne promosso in Ligue 1. La vera svolta della sua carriera fu l’esperienza con il Monaco, sotto la guida di Didier Deschamps: con i monegaschi raggiunse la finale di UCL, poi persa per 3-0, ma, al termine della stagione venne inserito nella squadra dell’anno. Durante la sessione di mercato invernale nel 2006 volò a Manchester, sponda United: sotto la guida di Sir Alex Ferguson, fu per anni il titolare sulla fascia sinistra e vinse molti trofei, tra cui una Champions League.
Dopo più di 250 partite, lasciò i Red Devils e tornò, dopo molti anni, in Italia per vestire la maglia della Juventus. Ingaggiato per la sua esperienza, lasciò fin da subito il segno con la maglia juventina a suon di prestazioni ottime: divenne l’idolo dei tifosi e nella stagione 2014/2015 sfiorò un clamoroso triplete, sogno sfumato a causa della finale di UCL persa contro il Barcellona. Con la Vecchia Signora, in due stagioni e mezzo, totalizza più di 80 partite e 3 goal. Gli ultimi anni della sua carriera lo vedono vestire la maglia del Marsiglia e quella del West Ham, dove non riuscirà più a trovare spazio e continuità, motivi che lo spinsero ad abbandonare il calcio giocato. Il suo palmarès vanta di 5 campionati inglesi, 3 coppe di lega inglese, 4 Community Shield, 1 Champions League, 1 Mondiale per Club, 3 campionati italiani, 2 coppe italia, 1 Supercoppa italiane e 1 coppa di lega francese. Con la maglia della Nazionale esordisce il 18 agosto 2004 in un’amichevole: nel corso della sua carriera ha partecipato a 3 Europei (tra cui una finale inaspettatamente persa) e due Mondiali. Una carriera ricca di successi con club gloriosi, non è cosa da tutti: tanti auguri “Zio” Pat.
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