Compie oggi 22 anni il miglior giovane del calcio mondiale, un concentrato di potenza e velocità che risponde al nome di Kylian Mbappé.
Come definire un calciatore che è poco più di un teenager ed ha già vinto e segnato quanto un veterano? Mbappé, con tutta probabilità, sarà ricordato nell’olimpo dei più grandi di questo sport. L’impatto che ha avuto negli ultimi anni è stato devastante, arrivando a oscurare chiunque. Il suo scatto è bruciante, unito alla padronanza del dribbling e alla freddezza sottoporta formano un mix inafferrabile per le difese avversarie. Di Mbappé sentiremo sicuramente parlare molto a lungo. Il ragazzo nasce a Bondy, nella ricca regione dell’Ile-de-France, alla periferia di Parigi. La madre, algerina, ha praticato la pallamano, mentre il padre, camerunense, è dirigente della squadra locale. Che il figlio Kylian diventerà un talento si capisce molto presto, iniziano a contenderselo le maggiori squadre europee quando ancora è nelle giovanili. Dopo aver iniziato nella squadra della sua città e aver frequentato l’INF Clairefontaine, una delle accademie francesi più prestigiose nello sviluppo dei giovani talenti, decide di accasarsi al Monaco. Durante il suo percorso con i monegaschi, Mbappé prende parte all’Europeo Under 19 del 2016, in cui gioca tutte e cinque le partite realizzando cinque gol, decisivo quindi nella vittoria dell’importante trofeo. Sempre nel 2016, dopo aver esordito in Ligue 1 a 16 anni, segna anche il suo primo gol nel massimo campionato transalpino contro il Troyes. La stagione 16/17 è quella in cui il ragazzo sale agli onori della gloria: 26 gol in 44 partite, di cui 15 in campionato, dove i biancorossi clamorosamente vincono spezzando il dominio del PSG, e 6 in Champions League, dove la squadra di Jardim prosegue fino alle semifinali, eliminata dalla Juventus. L’estate successiva, il suo trasferimento al Paris Saint Germain fa scalpore, dato che si parla di un prestito con diritto di riscatto, poi diventato obbligo, di 135 milioni di Euro, con ulteriori 45 di bonus, che lo fanno diventare il secondo trasferimento più costoso di sempre, dietro solo al compagno di squadra Neymar.
La cifra è sicuramente enorme, ma guardando ciò che Mbappé è riuscito a fare con i parigini, non si può fare altro che strabuzzare gli occhi. Nel suo primo anno, il 17/18 vince subito tutto, campionato, coppa di lega, coppa nazionale e supercoppa. Ma soprattutto viene chiamato da Didier Deschamps nei 23 calciatori selezionati per giocare il Mondiale del 2018, disputato in Russia. Mbappé, nato pochi mesi dopo il primo e unico Mondiale vinto dai francesi, diventa subito un punto fermo della squadra. Gioca tutte le partite, segna la rete decisiva nell’1-0 al Perù dei gironi, mette a segno una doppietta nello splendido ottavo di finale contro l’Argentina, e, dopo Pelé, diventa il secondo teenager ad andare a segno in una finale dei Mondiali, marcatura decisiva per il 4-2 con cui la Francia batte la Croazia e diventa campione del Mondo per la seconda volta. A fine anno vince il neonato Trofeo Kopa, assegnato al miglior Under 21 del globo da France Football, oltre ad arrivare quarto nella classifica del Pallone d’oro. E che dire delle stagioni successive: 39 gol nel 18/19, di cui 33 in appena 29 partite di Ligue 1, 30 reti nel 19/20, di nuovo capocannoniere del campionato stavolta con 18 gol, quest’anno sono 11 in 11 partite nel torneo nazionale. Semplicemente mostruoso. Ad oggi ha vinto tre campionati di fila con il PSG, con cui ha però perso la finale della Champions League 2020 contro il Bayern Monaco, ha realizzato 103 gol con i parigini, 134 in generale, e ricordiamolo, ha solo 22 anni. Un campione eccezionale, un ragazzo cresciuto nella periferia, figlio dell’immigrazione e del multi-culturalismo, che ha portato il suo Paese al successo più importante, dichiarando pubblicamente che per lui giocare per la Francia è talmente un onore che non vuole alcun compenso in denaro, destinando in beneficenza i 500.000 Euro guadagnati per la vittoria del titolo Mondiale. Semplicemente Kylian Mbappé, un campione di cui difficilmente ci scorderemo.