Il 25 novembre 1998, una strepitosa doppietta del Divin Codino stese il Real Madrid nell’ultimo incontro con i nerazzurri a Milano.
Domani l’Inter si gioca tutto. Nella quarta giornata della Uefa Champions League, i milanesi avranno bisogno di un risultato positivo per continuare a sperare nel passaggio del turno, complicatosi dopo i due pareggi con Gladbach e Shakhtar e la sconfitta con i madrileni per 3-2 qualche settimana fa. Con la speranza che l’Inter possa uscire vittoriosa dall’ardua sfida di mercoledì, ricordiamo quello che successe l’ultima volta che il Real Madrid sfidò a Milano la squadra di Zhang, allora di Moratti, in un incontro che vide un Roberto Baggio sugli scudi risolvere l’incontro da eroe della partita. Baggio arrivò all’Inter nell’estated del 1998 dopo un ottimo anno a Bologna, in cui aveva segnato più di 20 gol guadagnandosi la convocazione ai Mondiali di Francia. Tuttavia il fuoriclasse di Caldogno sentiva che, superati i 30 anni, aveva bisogno di una squadra top per cercare di raggiungere ancora qualche soddisfazione in carriera. L’Inter veniva da un’ottima annata: aveva conquistato la sua terza Coppa Uefa a Parigi e in campionato era arrivata seconda, dopo un aspro duello con la Juventus. Moratti, che aveva sempre stimato Baggio, non fece fatica ad accaparrarselo, pagandolo 3 Miliardi di Lire, una cifra più simbolica che altro. Era un’Inter competitiva, con giocatori quali Pagliuca, Simeone, Djorkaeff, Zamorano e il fenomeno Ronaldo, guidata in panchina da Gigi Simoni. L’inizio di Baggio, e anche dei nerazzurri, non è male, con la squadra che liquida agevolmente lo Skonto Riga nei preliminari di Champions, col numero 10 in gol. Tuttavia, nei mesi successivi, la squadra subirà una sbandata imprevista. Complice anche lo stato di forma precario di Ronaldo, l’Inter delude in campionato, subendo la bellezza di 4 sconfitte nelle prime 10 partite, bilanciate da sole 4 vittorie. Emblematiche in tal senso le tre cadute di fila con la Lazio in casa, ove l’Inter subisce 5 gol, contro la Juve a Torino e di nuovo in casa, contro il Bari di uno scatenato Masinga.
L’assenza di Ronaldo pesa, e anche lo stesso Baggio rimane spesso fuori dai giochi per problemi fisici. In Champions le cose vanno un po’ meglio, nonostante all’andata il Real abbia vinto 2-0 dominando la squadra di un irritato Moratti. Arrivano due successi e un pareggio contro Sturm Graz e Spartak Mosca, e alla vigilia della sfida con i Blancos, l’Inter ha 7 punti in classifica, due in meno del Real e alla pari dei russi, mentre lo Sturm è già fuori dai giochi. La gara è combattuta nel primo tempo, e i nerazzurri guidati da Ronaldo e Zamorano passano avanti proprio grazie a un gol del cileno, che devia in maniera abbastaza fortunata una botta da fuori di Ronie. Il Real arriva al pareggio grazie a un colpo di testa del futuro interista (ma soprattutto milanista) Clarence Seedorf, su una bella palla di Savio. A poco più di 20 minuti dalla fine Baggio fa il suo ingresso in campo, e con i suoi tocchi cambia la partita. Manca poco al novantesimo quando il numero dieci raccoglie una carambola della difesa per superare Illgner e trovare il 2-1, festeggiato togliendosi la maglia. Ma poco dopo la rete della doppietta è ancora più bella: finta di tiro, dribbling sulla sinistra e palla in rete. 3-1, è vittoria e delirio Inter. L’aver chiuso il girone al primo posto è una piccola soddisfazione in una stagione terribile per i nerazzurri: neanche una settimana dopo questo successo, Moratti stupirà tutti esonerando Simoni, perlopiù dopo una vittoria contro la Salernitana. Una mossa di cui l’ex patron si pentirà, ma che porterà, in breve, al naufragio dell’Inter. Dopo un periodo con Lucescu, siederanno sulla panchina nerazzura anche Castellini e Hodgson, in un torneo in cui i nerazzurri in tutto il girone di ritorno vincono appena 5 partite, perdendone 8. L’Inter verrà eliminata amaramente anche dalla Champions, dove i futuri campioni del Manchester United capitalizzeranno la vittoria in Inghilterra per accontentarsi di un pari a Milano. Baggio chiuderà la stagione con appena 10 gol, di cui 5 in campionato. Non consideriamo poi la seconda e ultima annata di Roby in nerazzurro, condizionata da un difficile rapporto con Lippi. Insomma, quella vittoria fu un raggio di sole in una stagione cupa. Noi speriamo possa essere l’inizio di un’Inter sfavillante, dopo un inizio di stagione così così.