I due attaccanti anche oggi sono stati fenomenali nella vittoria dell’Inter, in una stagione che li ha visti dominare sotto porta e non solo.
“Lautaro e Lukaku lavorano da tanto insieme, sanno che posizioni devono tenere ora, lo fanno molto bene, si muovono sempre in sincronia”. Così Antonio Conte ha parlato subito dopo l’incontro con il Sassuolo, lodando una coppia d’attacco che quest’anno sta letteralmente trascinando l’Inter verso lo Scudetto. Un’Inter capace di vincere tutte le prime 10 gare del girone di ritorno come mai nessuno è stato in grado di fare finora nell’era dei tre punti, soprattutto vincendo oggi, in una partita conclusa con meno del 30% di possesso palla nel secondo tempo. Meriti incredibili di tutta la squadra, ma in particolar modo dei due uomini là davanti, il numero 9 e il numero 10. “Il lavoro su Romelu si è visto, non dimentico quando tanti storcevano il naso al suo arrivo, dandogli del sopravvalutato, ma io fin da subito ho detto che con le sue potenzialità lavorando poteva fare qualcosa di straordinario. Come Lautaro, ha fatto miglioramenti eccezionali e può farne ancora.”
Altre parole al miele del tecnico per il duo belga-argentino, in questa stagione sotto solo a Muller e Lewandowski per numero di gol nei grandi campionati europei. I due attaccanti hanno finora realizzato 36 dei 68 gol nerazzurri in Serie A, più della metà del totale: 21 per Lukaku, secondo solo a Ronaldo, oggi in rete con un fantastico stacco di testa unito all’assist illuminante per il compagno, arrivato a 15 con la sua rasoiata rasoterra. L’uno e l’altro in gol, come a Torino, come nel Derby, come contro la Lazio e in tante altre partite ancora, l’amicizia fuori dal campo che si tramuta in una sintonia perfetta sul rettangolo da gioco, che li porta anche ad esultare insieme, mimando un celebre videogioco in cui sono soliti sfidarsi. La loro presenza è stata una costante in un’Inter sempre più vicina allo Scudetto numero 19: Lautaro le ha giocate tutte, 29 su 29, per Big Rom invece le presenze sono 28, solo un match saltato finora, ma con la spada di Damocle della diffida che incombe. I tifosi interisti si augurano che non arrivi mai quel giallo che spezzerebbe, anche solo per una giornata, l’egemonia dei due amici e bomber nerazzurri.
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