Compie oggi 34 anni Vardy, uno tra i più forti attaccanti del calcio inglese, protagonista di un’emozionante scalata al successo con il Leicester.
“Dal nulla”. Così si intitola, in italiano, l’autobiografia che il giocatore ha scritto nel 2016, subito dopo la vittoria del campionato con le Foxes. Un titolo che spiega bene l’incredulità che in molti hanno avuto nel vedere un giocatore come lui già solo esordire ad alto livello, dove riuscirà a vincere la più incredibile delle Premier League, segnando a tutte le grandi. Ma andiamo con ordine. Jamie Vardy nasce a Sheffield, l’11 gennaio 1987, e da grande fan dello Sheffield Wednesday riuscì a entrare nelle giovanili della squadra, dalle quali però fu rilasciato a sedici anni. La sua carriera nel calcio inglese iniziò quindi in un club chiamato Stocksbridge Park Steels, che militava nell’ottava serie della piramide calcistica del Paese. Rimase vittima di un fatto curioso all’epoca in cui era dilettante: ebbe infatti una colluttazione in un pub, in cui intervenne per difendere Chris Szpajer, suo amico e collega di lavoro nella fabbrica in cui Jamie lavorava come metalmeccanico, dagli attacchi di alcuni ragazzi, che avevano preso di mira Chris poiché sordo dalla nascita. Vardy fu condannato a dodici mesi di carcere con la condizionale e sei mesi di libertà vigilata, oltretutto fu obbligato a indossare una cavigliera elettronica necessaria per monitorare i suoi spostamenti, anche perché gli fu fissato un coprifuoco alle 18. In ogni caso al giocatore fu permesso di allenarsi e giocare le partite, perciò capitava spesso che Vardy giocasse un tempo e poi dovesse uscire dal campo per tornare a scontare la sua pena. Non sembrava quindi la sua carriera potesse avere alti picchi, ma tra il 2010 e il 2012 gioca nell’Halifax Town e nel Fleetwood Town, sempre squadre dilettanti del calcio inglese, segnando in totale 63 gol in 83 partite. Il numero impressionante di reti segnate attira la dirigenza del Leicester City, che nell’estate del 2012 lo porta in Championship, la Serie B inglese, per 1 milione di sterline, la cifra più alta mai pagata per un giocatore dilettante.
Jamie Vardy debutta così nel calcio che conta, ma il primo anno segna appena 4 gol in campionato. Scommessa persa? Macché, nel suo secondo anno con le Volpi trascina i suoi con 16 gol in 37 partite alla promozione in Premier League. Il 31 agosto 2014, all’eta di 27 anni, l’uomo che fino a poco fa faceva l’operaio e doveva scappare dalle partite per tornare in carcere scende in campo per la prima volta nel massimo campionato inglese, per sfidare l’Arsenal. Anche in questo caso il primo anno delude, segnando 5 reti, ma la stagione successiva, il 2015-2016, passerà alla storia. L’inizio del Leicester è balbettante, normale comunque per una squadra di medio-bassa classifica, ma da metà anno le Foxes di Claudio Ranieri prendono il volo. Grande merito lo darà proprio Vardy, con 13 gol in 11 partite consecutive, record assoluto della Premier in quanto a marcature in partite consecutive. Il Leicester inanella 12 vittorie nel girone di ritorno, andando a vincere la Premier anche con un distacco importante, 10 punti, sui Gunners secondi in classifica. Tutto il mondo aveva assistito a bocca aperta alla scalata del Leicester, alla vittoria della Premier di Ranieri e ai 24 gol del centravanti numero nove. Negli anni successivi Vardy scelse di rimanere in maglia blu, con cui esordisce anche in Champions League nello stesso anno, oltre a ricevere le prime chiamate dalla Nazionale inglese, con cui partecipa agli Europei del 2016 e ai Mondiali del 2018, segnando in totale 7 reti in 26 presenze. Nel 2019-2020 diventa il calciatore più anziano a vincere la classifica cannonieri della Premier, regalando ai suoi tifosi la bellezza di 23 gol all’età di 33 anni, grazie ai quali il Leicester ha terminato il campionato al quinto posto, qualificandosi alla fase a gironi dell’Europa League. Quest’anno è già a quota 11 reti in 13 partite, e in totale ha superato i 100 gol sia con la maglia del Leicester City che in Premier League, posizionandosi nella top 20 dei migliori marcatori della storia della Premier. Da operaio a campione d’Inghilterra: dal nulla, Jamie Vardy.