Domani, ore 21, allo stadio Alfredo Di Stefano, andrà in scena il 182° Clasico della storia nel campionato spagnolo. I blaugrana, in caso di vittoria, salirebbero al primo posto ma i Blancos arrivano da una grande vittoria in Champions. Vinicius chiama, Messi rispondi?
Quando sentiamo parlare della partita tra Real Madrid e Barcellona ci vengono in mente i ricordi dei campioni che hanno vestito la maglia di queste due leggendarie squadre, le più importanti al mondo, accomunate da una rivalità che rimarrà eterna. Il palcoscenico di domani (sicuramente non delle grandi occasioni), peraltro privo di tifosi, non ci permette di comprendere a pieno l’importanza di una sfida come questa; forse non si sfideranno le migliori formazioni di sempre per quello che è il blasone dei due club, ma per molti è da sempre considerata la partita, con la P maiuscola, perché vincere domani significa entrare nella storia, segnare il gol decisivo, servire l’assist perfetto, fare la parata più importante ti cambia una stagione o addirittura una carriera. È una sfida questa che, da diversi anni, affonda in radici politiche e sociali: da una parte l’orgoglio catalano, dall’altra lo strapotere e la predominanza della capitale Madrid.
Dall’ 11-1 Blancos, partita ricordata come “el bano del siglo” alle manite blaugrane, da Ronaldo a CR7, da Rivaldo a Messi: il passato non si cancella ma quello che conta è il presente. Il Real Madrid, ha perso forse di supremazia dal punto di vista del gioco, ma è di certo cinica e le parte importanti non le sbaglia quasi mai: ne sa qualcosa Klopp che ha visto mercoledì il suo Liverpool che sembra aver smarrito le proprie certezze; per la squadra di Zidane una costante rimane il centrocampo solido, imprevedibile e fantasioso e, in questo ultimo periodo, sembra stia venendo finalmente fuori il talento del giocatore che dalle loro parti stavano aspettando, Vinicius Jr. che sta sopperendo alla continua assenza di Hazard. I madrileni, forti dell’andata vinta al Camp Nou, vogliono centrare il bis. I blaugrana, dopo mesi complicati a livello societario e dopo la rivoluzione tanto voluta e tanto invocata dai tifosi, ha cercato un giusto equilibrio tra giovani di prospetto e veterani. Un dato interessante riguarda Messi: la “Pulce”, infatti, dopo l’addio di Cristiano Ronaldo al calcio spagnolo, non è più andato a segno, domani sarà la volta buona per mettere la sua firma nell’ennesimo e forse ultimo Clasico della sua carriera? I presupposti per un grande match ci sono, ora spetterà ai protagonisti in campo non deludere le aspettative e onorare la maglia di due club che hanno fatto e faranno la storia dello sport più amato al mondo.
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