Martedì e mercoledì avremo i primi verdetti degli ottavi di finale della Champions League: occhi puntati, ovviamente, sulla Juventus.
Dopo una settimana di pausa, riempita con il turno infrasettimanale di Serie A, la Champions torna a infiammare i cuori degli appassionati con i primi match decisivi, dopo i risultati dell’andata. Come di consueto, le prime quattro partite saranno spalmate su due giorni, e a far da padrona la giornata di martedì c’è la Juventus di Andrea Pirlo. Una Juve ferita dal 2-1 dell’andata, ma decisamente viva grazie al gol di Federico Chiesa e alla forma ritrovata, come testimonia la vittoria sulla Lazio. Non ci sarà Bentancur, autore di un grosso errore al Do Dragao, mentre ci sarà dal primo minuto Cristiano Ronaldo, tenuto a riposo per più di un’ora contro i capitolini. Il favore dei pronostici è per i padroni di casa, cui basterebbe anche un 1-0 per il passaggio del turno, ma i biancoblu sono una squadra tosta, ancora imbattute quest’anno nel campionato locale, dove, tuttavia, a causa dei molti pareggi, si ritrova a meno 10 dallo Sporting capolista. Il successo è fondamentale per gli uomini di Pirlo, che si giocano una stagione sia dal punto di vista sportivo che da quello economico, per coltivare il sogno di una coppa che manca da troppo tempo in quel di Torino. Nella stessa serata anche Borussia Dortmund – Siviglia, incontro difficile da pronosticare: all’andata il solito, devastante Erling Haaland ha deciso la gara con la sua doppietta, un 2-3 che arride ai tedeschi, una squadra che però sta affrontando una stagione di alti e bassi. Gli uomini di Terzic vengono da un pesante 4-2 subito contro il Bayern Monaco nello scontro al vertice in Bundesliga, in cui al momento sono al sesto posto, fuori dalla zona Champions, a meno 16 dalla vetta. L’attaccante norvegese è davvero uno dei pochi raggi di luce dei gialloneri, con i suoi 29 gol in 28 partite, uno score irreale. Il Siviglia dal canto suo è reduce da due sconfitte consecutive contro Barcellona ed Elche in Liga, ma è certo che l’undici di Lopetegui venderà cara la pelle in un match da dentro o fuori.
Mercoledì, Paris Saint-Germain – Barcellona, la sfida più interessante del lotto. Ciò che successe all’andata ce lo ricordiamo tutti: un fenomeno di nome Kylian Mbappé rifilò una tripletta al Barça, il 4-1 finale sembrò mettere un’ulteriore evidenza del fatto che il ciclo blaugrana sia arrivato agli sgoccioli, corroborata dalla lite tra Griezmann e Pique. Recuperare per i catalani vorrebbe dire fare un vero e proprio miracolo sportivo, come già successo tra l’altro pochi anni fa, ma questa volta il Barcellona non sembra possedere le necessarie qualità per recuperare una qualificazione che sembra ormai irrimediabilmente compromessa. Ci proveranno lo stesso Messi e compagni, contro un Psg che non è comunque in forma splendente: due punti in meno del Lille capolista in campionato, sei sconfitte a fronte delle sole due dei biancorossi. Mancherà anche Kean, anche lui in gol all’andata, causa Covid, quindi Pochettino dovrà stare attento a non correre troppi rischi. Chiudiamo con Liverpool – RB Lipsia, uno scontro che appariva scontato fino a un mese e che invece potrebbe riservare sorprese. All’andata i Reds vinsero 2-0 con reti di Salah e Mane, ma da lì in poi sembra che gli uomini di Klopp abbiano spento la luce. Tre sconfitte di fila in casa con Everton, Chelsea e Fulham, in generale sono sei le cadute consecutive ad Anfield con un solo gol all’attivo, mai successo nella storia, e la classifica inizia a pesare, visto che con 43 punti gli inglesi sono ottavi, a meno 22 dal City capolista. Vero è che si giocherà a Budapest, alla Puskas Arena, causa Covid, ma l’assenza di Firmino e l’ottimo momento del Lipsia potrebbero riservare il colpo di scena. I tedeschi sono secondi in campionato, unici a tenere il passo dei fenomeni del Bayern, sei vittorie consecutive e in ultimo uno 0-3 al Friburgo con le reti di Nkunku, Sorloth e Forsberg. Per Nagelsmann sarebbe una qualificazione storica, e i tedeschi se la giocheranno fino all’ultimo per strappare il pass per i quarti di finale.