Ancora lui, Super Mario, atteso al ritorno nel calcio che conta dopo 6 mesi di stop al termine della sua burrascosa avventura al Brescia.
Berlusconi, Galliani, Balotelli. Ancora una volta il trittico si ricompone. Questa volta non al Milan, ma al Monza, squadra in cui l’ex Presidente e l’ex Amministratore Delegato dei rossoneri sono arrivati per portare investimenti e competenze, dopo il passaggio di mano dei milanesi di qualche anno fa. Galliani, si sa, ha la passione dei ritorni: Shevchenko, Kakà, Boateng, non sono pochi i giocatori tornati all’ovile dopo aver abbandonato il Milan per altri lidi. Dopotutto l’allenatore del Monza è Brocchi, e là davanti c’è Kevin Prince Boateng. Mancava solo lui, Super Mario Balotelli, fermo da luglio dopo che la sua parentesi a Brescia è finita nel peggiore dei modi, con la Società che recede il contratto e il giocatore che lamenta una inadempienza economica. Balotelli, reduce da un’ultima stagione da 5 gol in 19 presenze, ripartirà quindi dalla Serie B, con un contratto fino a fine anno con opzione di rinnovo per il secondo.
L’obiettivo sempre dichiarato dai brianzoli è quello di arrivare il prima possibile in Serie A, intenzione già manifestata lo scorso anno, allorché la squadra era in C. Non benissimo, tuttavia, le prime 9 giornate dei biancorossi, i quali domani saranno ospiti della Reggiana a Reggio Emilia: sono arrivate 3 vittore, con 5 pareggi e una sconfitta, segno di una squadra ancora non al massimo, la quale fino a ora ha messo a segno 9 gol, un po’ pochino per le ambizioni della Società. Lo stesso Boateng, Gytkjaer, Dany Mota e Mirko Maric sono a pari merito i migliori bomber, con 2 reti a testa, con il croato a segno nell’ultimo incontro, il recupero di mercoledì contro il Vicenza, finito 1-1. È chiaro quindi che Mario Balotelli dovrà portare i suoi gol per aiutare la causa e alimentare il sogno della prima volta in massima serie, essendo il Monza uno dei club con la più alta tradizione sportiva, dato che è stato fondato nel 1912, a non aver mai raggiunto la Serie A. Uno stimolto in più per l’attaccante, che dopo i 26 gol a Nizza di due anni fa, ha faticato a ritrovare lucidità sottoporta.