Nella giornata di ieri sono state approvate le proposte del Ministro Vincenzo Spadafora, tra cui il professionismo nello sport femminile.
Un passo importantissimo, quello compiuto ieri dallo Stato italiano. Sotto iniziativa del Governo, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera all’introduzione del professionismo negli sport al femminile, dando finalmente la possibilità alle atlete di accedere a tutele lavorative fino ad allora irraggiungibili, stipulando contratti più equi, nonché a tutele sanitarie indispensabili in merito a infortuni, malattie e maternità. Una svolta davvero importante, per cui Spadafora ci tiene a ricordare che non è una “riformina”, ma un processo che cambierà volto allo sport italiano, rompendo le barriere di genere denunciate spesso dalle atlete. Il Ministro ha poi ringraziato tutte le parti politiche coinvolte che hanno collaborato a questo obiettivo, ricordano come verrà istituito un fondo apposito per fare fronte all’inevitabile esborso economico che dovranno affrontare le Società dilettanti nel passaggio verso il professionismo.
Non è stato l’unico tema discusso in Consiglio dei Ministri. Il Governo ha anche approvato una nuova serie di tutele per i lavoratori sportivi, ha consentito l’accesso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato, dando così una forte opportunità a tutti gli straordinari atleti italiani che hanno saputo andare oltre la propria disabilità, e infine vi è stata l’abolizione del vincolo sportivo per gli atleti più giovani, un’altra riforma richiesta da tempo, soprattutto dai calciatori. Grazie al vincolo sportivo, i club dilettantistici legano a sé i propri giocatori, rendendo più difficoltoso per gli stessi liberarsene, una norma contestata ma anche fondamentale per le piccole Società, come dichiarato dal Presidente della LND Sibilia, totalmente contrario, aggiungendo che la sua abolizione è un grave danno alle fondamenta del calcio italiano. L’accordo è mancato sul quinto e ultimo punto, quello invece riguardante la governance del Coni e delle Federazioni sportive. Tuttavia Spadafora non si dimostra allarmato, ricordando ancora una volta come questa riforma dello Sport andrà a migliorare il percorso di tutte le persone coinvolte nel settore.