Il gioco del calcio, fondamentalmente, è finalizzato alla realizzazione dei gol.
Ed è giusto e doveroso celebrare animatamente la tanto agognata rete. E negli ultimi anni, sia in Serie A che in giro per il mondo, alcune esultanze – da divertenti, curiose e coreografiche che si sono rivelate – hanno addirittura superato i gol nella memoria collettiva: spesso succede di ricordarsi più dell’esultanza che della rete.
Presi dall’enfasi del momento, unitamente alla volontà di celebrare il gol in modo pittoresco, è capitato però più volte che – addirittura – qualche calciatore si infortunasse esultando (facendo puntualmente la gioia dei vari “Mai dire Gol”).
Andiamo pertanto a conoscere i più celebri “infortuni da esultanza”.
Martin Palermo
L’attaccante argentino, celebre sia per i suoi numerosissimi gol che per la particolarità di riuscire a sbagliare tre rigori in una singola partita, nella stagione 2001-2002 militava, in Spagna, con la maglia del Villareal. Durante la trasferta di Coppa in casa del Levante, Palermo sigla un gol importante per i suoi, tanto da correre sotto la curva ad abbracciare i propri tifosi. L’entusiasmo dei supporters, però, è – nel vero senso della parola – assolutamente dirompente: il parapetto che sostiene i cartelloni cede sotto la pressione dei tifosi accorsi ad abbracciare Palermo, che viene letteralmente sommerso da una calca di persone.
Risultato? Frattura di tibia e perone e stagione finita già a novembre (con tanto di addio ai Mondiali di Giappone e Corea 2002).
Antonio Candreva
Il neoacquisto della Sampdoria vestiva, nella stagione 2014/2015, la maglia della Lazio. Nella giornata 24 di quella stagione, i biancocelesti allenati da Pioli affrontavano il Palermo di Dybala e Vasquez.
Partita durissima: a dieci dalla fine è 1-1 con risultato sempre in bilico. Il buon Antonio sugli sviluppi di un corner prende palla sulla fascia sinistra, fa secco Barreto e scaglia un missile che va a finire nel sette alla sinistra di Sorrentino. La corsa sotto la Curva Nord è automatica, peccato che Candreva scivoli proprio lì sotto andando a sbattere col ginocchio sulla rete metallica, lasciando zoppicante l’esterno laziale. La sostituzione con Onazi è obbligata, fortunatamente Candreva si riprenderà in pochi giorni.
Nicolai Muller
Prima gara della Bundesliga stagione 2017/2018. Il match è Amburgo–Augsburg. Dopo otto minuti, una palla proveniente dalla fascia sinistra viene corretta in rete da Muller, portando in vantaggio l’Amburgo. Il centrocampista corre ad esultare verso la bandierina, e durante la corsa effettua due piroette su sé stesso. Al termine della seconda piroetta, però, posa male un piede e crolla a terra. I compagni non capiscono subito, ma poi diventa evidente la sofferenza del loro compagno: legamento crociato lesionato e stop di sette mesi.
Paulo Diogo
Diventare calciatori famosi per un’esultanza incauta e non per bravura? Si può. E’ il caso dello svizzero Paulo Diogo, centrocampista di origini portoghesi che nella stagione 2004/2005 militava nella Super League Svizzera con il Servette. Il 5 dicembre, nello scontro col Schaffhausen, Diogo serve un assist al compagno Beausejour che segna il gol del 4-1 finale. Diogo, a quel punto, invece che andare ad abbracciare il compagno decide di arrampicarsi sulla rete metallica che separava i tifosi dal campo. Peccato che la sua fede nuziale si incastri nelle maglie della rete e – in una clamorosa scena dai contorni tarantiniani – scendendo poi a terra si stacchino due falangi dell’anulare. Tra lacrime e sangue, addirittura la beffa: l’arbitro Etter lo ammonisce pure per perdita di tempo.
La sera stessa i medici non riescono a ricostruire chirurgicamente il dito, e anzi si trovano costretti ad amputarlo del tutto.
Stefano Mauri
Stagione 2012-2013: c’è un Lazio Napoli all’Olimpico. Dopo pochi minuti Konko riceve palla sulla destra, va sul fondo ed effettua un cross che trova Floccari libero, il quale la scaglia in rete, portando in vantaggio i suoi. Stefano Mauri, che era in area di rigore, va a prendere il pallone che nel frattempo era rotolato fuori dalla porta. La sfera, però, gli scivola dalle mani e finisce repentinamente sotto il piede sinistro, facendolo cadere male sulla caviglia che si rompe.
Siamo certi che, alla luce di tutti questi episodi, qualche giocatore avrebbe preferito esultare in modo un pizzico più composto…