Quando ci fu l’interruzione dell’attività agonistica causa Covid, Riccardo Orsolini trovò comunque il modo di rendersi importante per il Bologna, brillando con il neo nato team E-Sports del club felsineo.
Il ragazzo ha dimostrato di essere un giovane talento in grado di incantare sia con il pallone tra i piedi che con il joypad in mano, anche se siamo sicuri che a Mihajlovic interessi molto di più il rendimento del suo esterno sul rettangolo verde.
E a giudicare dalle continue stilettate che gli vengono riservate, sembra proprio che il mister serbo faccia assolutamente affidamento sulle qualità di Orsolini.
Riccardo Orsolini, orgoglio ascolano
Riccardo Orsolini nasce ad Ascoli Piceno il 24 gennaio 1997 e cresce nelle giovanili della squadra bianconera, dove inizia a giocare a 7 anni.
A 18 anni esordisce in prima squadra, nella gara casalinga di Lega Pro contro il Pro Piacenza, giocatasi al Cino e Lillo Del Duca il 2 aprile 2015.
Nella stagione 15/16 si mette in luce con la Primavera ascolana al punto che a partire da marzo il tecnico Devis Mangia decide di aggregarlo in pianta stabile alla prima squadra in Serie B: il 26 marzo 2016, concluso un Torneo di Viareggio in cui segna 3 gol, scende in campo da titolare nella partita contro il Vicenza e la sua prestazione è talmente convincente che Mangia lo schiererà titolare per le successive 8 partite, facendolo accomodare in panchina solo all’ultima giornata di campionato.
Nel successivo campionato di Serie B Orsolini è un titolare fisso della formazione bianconera e segna la sua prima rete da professionista nella sconfitta subita per 4-1 contro il Verona il 15 ottobre 2016.
Più piacevole il ricordo della sua prima doppietta, solo 2 settimane più tardi, il 29 ottobre, che vale all’Ascoli la vittoria per 2-0 sul campo del Carpi.
Le prestazioni di Riccardo in maglia bianconera attirano l’attenzione di tutte le maggiori squadre italiane e a fine gennaio 2017 la proprietà del cartellino cambia, passando dal bianconero dell’Ascoli a quello ben più prestigioso della Juventus.
La delusione bergamasca e il passaggio a Bologna
Riccardo resta ad Ascoli fino a fine stagione, concludendo il campionato con 8 reti e 6 assist in 41 presenze, preparandosi ad un Mondiale Under 20 in Corea Del Sud che l’Italia conclude al 3° posto, ed in cui Orsolini vince la Scarpa D’Oro laureandosi capocannoniere della competizione con 5 gol in 7 partite.
Quello che colpisce in questo periodo dell’esterno ascolano è la combinazione tra prestanza fisica e tecnica: veloce e potente, con il suo passo corto possiede una rapidità nel tocco della palla e un’agilità che gli permettono di cambiare repentinamente direzione e riuscire così a saltare l’uomo ed arrivare facilmente alla conclusione. Mancino, è come attaccante largo a destra che riesce ad esprimersi al meglio.
Nell’estate 2017 la Juventus decide di mandarlo a maturare in prestito in una squadra come l’Atalanta, allenata da un tecnico come Gian Piero Gasperini famoso per la sua capacità di valorizzare i giovani.
A Bergamo però le cose non vanno molto bene, Riccardo non riesce a soddisfare le richieste tattiche del Gasp e a trovare la giusta collocazione nel 3-4-1-2 orobico. Con i nerazzurri esordisce in serie A il 17 settembre 2017 a Verona, in Chievo-Atalanta 1-1, e in Europa League il 2 novembre 2017 a Cipro, in Apollon Limassol-Atalanta 1-1, ma sono solo 9 le presenze tra tutte le competizioni, tutte da subentrante per una manciata di minuti.
A gennaio 2018, di comune accordo con la Juventus, decide di cambiare aria e si trasferisce in prestito per 18 mesi a Bologna.
Nella squadra felsinea trova inizialmente una collocazione tattica più consona alle sue caratteristiche, giocando come esterno d’attacco nel 4-3-3 di Donadoni.
Nonostante questo, la stagione si chiude con sole altre 10 presenze, di cui solo 3 da titolare. Nella stagione successiva, con Pippo Inzaghi in panchina, la situazione non cambia e anzi, dal punto di vista tattico peggiora: nel 3-5-2 che non prevede ali di puro attacco, Orsolini ricopre il ruolo di riserva da impiegare a partita in corso, come punta, trequartista, mezzala oppure esterno a tutta fascia, senza mai trovare però la piena efficacia.
La rinascita sotto Mihajlovic
La situazione cambia del tutto con l’’avvicendamento di Inzaghi con Sinisa Mihajlovic: agli ordini del tecnico serbo Orsolini ritrova la sua collocazione naturale nel 4-3-3, ma soprattutto si evolve nella maniera di giocare, facendosi trovare sempre più spesso presente in area di rigore, aumentando notevolmente la sua media realizzativa: sono 10 i gol in 37 presenze tra campionato e Coppa Italia.
Oltre a sfruttare il suo classico movimento ad accentrarsi e cercare il tiro con il sinistro, inizia a migliorare notevolmente anche la capacità di fornire assist con il destro e nello sviluppare il dialogo con i compagni, invece che sfruttare esclusivamente le sue ottime capacità di dribbling.
La crescita sotto Mihajlovic è stata costante e veloce: Riccardo è riuscito a smussare i suoi difetti, ovvero la prevedibilità nelle giocate e lo scarso contributo al gioco di squadra.
Riscattato dal Bologna per 15 milioni in estate, nella stagione 19/20 prima dell’interruzione, ha messo assieme 8 reti in 37 partite, emergendo come uno degli attaccanti esterni più completi e interessanti della Serie A.
Se ne è accorto anche Mancini, che l’ha convocato in Nazionale facendolo esordire nel secondo tempo della sfida contro l’Armenia del 18 novembre 2019: nei 45 minuti passati in campo, Riccardo ha onorato la sua prima volta con la magia azzurra con 1 gol e 2 assist.
Il futuro di Riccardo, tra mercato e Nazionale
L’ascesa folgorante di Orsolini si è leggermente arrestata all’inizio della stagione 20/21, con prestazioni più altalenanti che hanno suggerito a Mihajlovic di dare una “sveglia” energica al ragazzo, paventando anche qualche panchina che in qualche caso è pure arrivata.
La stagione 20/21 è probabilmente la più importante per la carriera del ragazzo, chiamato a confermare il buon ruolino come esterno d’attacco dimostrato nelle prime due annate di serie A, e atteso come leader tecnico del Bologna per il presente ma anche per il futuro.
La sua situazione contrattuale è al momento tranquilla, anche se sul ragazzo c’è sempre l’ombra della Juventus che ne guarda da lontano lo sviluppo, anche se con l’acquisto di Chiesa sembra aver fatto una scelta definitiva.
Orsolini appare comunque come un talento che sta mostrando mezzi importanti e una crescita notevole, ma non sembra pronto a giocare titolare in un contesto ai massimi livelli come quello bianconero, anche se potrebbe comunque ritagliarsi qualche spazio ed essere un rincalzo utile nell’arco della stagione di una Big del campionato.
Sicuramente Mancini spera che il ragazzo possa continuare a giocare e migliorare con continuità perché, con il rinvio degli Europei all’estate del 2021, la definitiva maturazione di Riccardo potrebbe coincidere proprio con la manifestazione continentale.